Doris Norton

Parapsycho

2013 (Black Widow)
progressive, electronic

Doris Norton rappresenta un piccolo vanto nazionale. Figura di culto in ambito internazionale, la Norton è da considerarsi un'autentica pioniera nel campo della techno "ante litteram", sebbene le sue radici affondino nel vero rock gotico degli anni Settanta, in virtù di tenebrosa tastierista dei gruppi Jacula e Antonius Rex, formati insieme a suo marito Antonio Bartoccetti e svariati turnisti di studio (che andavano da pseudo satanisti come Charles Tiring a jazzisti come Marco Ratti e Hugo Heredia, fino addirittura a una comparsata fugace di Paolo Tofani degli Area).
Già gli Antonius Rex lasciavano presagire una svolta stilistica meno scura degli Jacula, sperimentando di più sull'elettronica e su nuovi prototipi di sintetizzatori. La Norton quindi pensò bene di cimentarsi in proprio su questo tipo di sperimentazioni in ambito rock, seguendo l'influsso dei maestri tedeschi del genere, Tangerine Dream e Klaus Schulze in primis. Dopo l'album per soli software musicali, "Under Ground" (1980), stampato in proprio per la Musik Research, nel 1981 vide la luce il primo album ufficiale della Norton, "Parapsycho", uscito per la Disco Più/CGD.

Il disco gode di una fama forse superiore ai suoi effettivi meriti artistici (che saranno sviluppati con più cognizione di causa nei successivi "Raptus" e "Nortoncomputerforpeace", usciti entrambi per la Durium rispettivamente nel 1981 e 1983), ma contiene in nuce già tutti i codici stilistici della sua arte. "Parapsycho" soffre ancora di poca omogeneità, attaccato in parte al progressive del passato, mentre i pochi punti musicalmente più avanzati guardano decisamente al futuro. La title track, per esempio, è un classico brano progressive di matrice hard, seppure di buona fattura (diciamo affine a certe cose degli Atomic Rooster). La morbida "Ludus" richiama alla mente l'elettronica di Schulze (la leggenda narra che Angelo Badalamenti si sia ispirato a questo pezzo per il suo "Laura Palmer's Theme", ma francamente i due pezzi non si somigliano affatto).

L'aria sentimentale di "Telepathia" non è troppo distante da certi languidi temi del Guardiano Del Faro, mentre la melodia mistica di "Tears" sarebbe stata ideale in una colonna sonora di un film di genere degli anni Settanta. Il vero zenith del disco è l'incredibile proto-acid-techno di "Psychic Research", con un ritmo serrato (se aumentato e rimixato, potrebbe sembrare un pezzo gabber), elettronica psicotica (ottenuta smanettando a iosa sui synths) e lugubre declamazione di un Bartoccetti in trance. Altro brano eccentrico è "Hypnotised By Norton", un curioso connubio tra il progressive avanguardistico degli Opus Avantra e quello sanguigno degli Osanna. Chiude l'album "Obsession", che riprende in chiave più acida "The Gnome" degli Antonius Rex.
Eccellente la bonus track qui contenuta, che si stenterebbe a credere che sia stata creata nel 1981 (e che forse qualche aggiustamento in fase recente c'è stato, dato che i coniugi Bartoccetti non sono esenti da sospetti del genere), "Precognition", che è una versione alternata in chiave minimal-synth di "Psychic Research".

Discreta è la presente ristampa da parte della genovese Black Widow, sebbene il libretto riporti solo foto e nessuna nota (c'è solo la lista degli ospiti in studio - tra cui Tullio De Piscopo - e la strumentazione usata). La masterizzazione sembrerebbe riversata da un vinile (stesso metodo usato per le ristampe degli Antonius Rex), per fortuna in buone condizioni e con gli scricchiolii ridotti al minino. Doris Norton di certo è lontana mille miglia per poter essere considerata l'equivalente di una nostra Nico, ma non di meno ha avuto il suo peso su certa musica elettronica (Suzanne Ciani confidò tempo fa al sottoscritto di essersi ispirata a lei per il suo "Seven Waves").

02/12/2013

Tracklist

  1. Parapsycho
  2. Ludus
  3. Psychic Research
  4. Telepathia
  5. Hypnotised By Norton
  6. Tears
  7. Obsession
  8. Precognition

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