Archive

Axiom

2014 (Cooperative Music)
soundtrack, electro-rock, prog

Dopo essersi sentiti definire “cinematica” la loro musica per una vita, gli Archive hanno deciso, finalmente, di scrivere una colonna sonora per un film. Non volevano essere banali, però, così hanno invertito il processo di produzione: sono nati prima i loro brani, un vero e proprio script musicale, attorno al quale è stato poi costruito il film. A convertire i loro suoni in immagini ha provveduto il collettivo cinematografico spagnolo NYSU. Ne è scaturito “Axiom”, film di 40 minuti con relativo album, distribuito in cd, download, Dvd nonché in alcune sale esclusive, come la Roundhouse di Londra dove è stato presentato in anteprima alla fine di maggio. Una scommessa ambiziosa per gli Archive che però hanno tenuto a precisare la natura eccentrica dell’operazione, definendola un “side-project” nella discografia della band, in attesa del nuovo album, la cui uscita è prevista per febbraio 2015.

“Axiom”, però, è in tutto e per tutto farina del sacco della formazione londinese, impegnata fin dai tempi dell'ottimo debutto “Londinium” (1996) in un’instancabile opera di trasformismo e contaminazione di genere, fra trip-hop, elettronica, pop e progressive, con un approccio che non può non ricordare quello dei maestri Pink Floyd.
Giunti all’ottavo album, gli Archive accentuano la loro vena epica, esaltandosi nei dieci minuti della title track, un nuovo, monumentale tour de force, scandito dalle campane (della chiesa di Greenwich) e suggestivo nell’alternanza tra estasi celestiali, enfatizzate dai cori angelici, e paesaggi brumosi, in cui allignano beat minacciosi e scorie noise (atmosfere poi ribadite nella “Reprise” finale).
Ma la vera prodezza del disco è la successiva “Baptisme”, inquietante pièce sospesa tra i Genesis era-Gabriel e i Marillion più apocalittici, in cui la sensibilità avanguardista del gruppo riesce ancora una volta nell’impresa di attualizzare i canoni prog innervandoli di potenti scariche elettroniche, con canto disperato a corredo, nel solco del capolavoro “Collapse/Collide” del 2009.

Le reminiscenze dell’era trip-hop riaffiorano, invece, tra le pulsazioni della suadente “Transmission Data Terminate”, ingentilita dai vocalizzi della sempre sensuale Maria Q, vero valore aggiunto della band a partire dal suo ingresso nella line-up, datato 2006. Una voce che disegna nuove trame celestiali nella pacata “The Noise of Flames Crashing”, ovvero la quiete dopo la tempesta, appena increspata da sinistri rumori elettronici sullo sfondo. Quasi un contraltare femminile alla serafica ouverture “Distorted Angels”, che distilla un’altra tenera melodia delle loro su un soffice tappeto d’archi. Ma è sempre una quiete irreale, post-apocalittica, in cui sembra di intravedere i fantasmi di quell’umanità già soggiogata e inebetita nei solchi del conceptControlling Crowds”.

“Axiom” segna insomma l’ennesimo centro per gli Archive, ai quali si può perdonare qualche lungaggine e la tediosa digressione di “Shiver”, che dovrebbe essere il pezzo più pop del lotto ma finisce col perdersi in uno spartito anonimo. Attendiamo Darius Keeler, Danny Griffiths e compagni alla prova del prossimo album, con la consapevolezza di avere a che fare con una delle poche certezze del panorama rock contemporaneo.

15/06/2014

Tracklist

  1. Distorted Angels
  2. Axiom
  3. Baptism
  4. Transmission Data Terminate
  5. The Noise of Flames Crashing
  6. Shiver
  7. Axiom (Reprise)

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