Nel vasto catalogo della così detta "mpb" (ovvero, "musica popolare brasiliana"), il doppio album "Clube Da Esquina" (Odeon/Emi 1972) occupa un posto di primo ordine, essendo universalmente considerato uno dei dischi più importanti mai usciti dalla grande nazione brasiliana (la rivista Rolling Stone addirittura lo colloca al settimo posto tra i dischi brasiliani più rilevanti di sempre). Milton Nascimento è poi ritenuto uno dei personaggi che ha fatto grande la musica del suo paese a livello mondiale, al pari del più noto Caetano Veloso, sebbene meno politicizzato di quest'ultimo e più ancorato alle tradizioni musicali del Brasile e al jazz. In un certo senso, fu più vicino a Egberto Gismonti che ai tropicalisti. David Byrne e Arto Lindsay sono tra i fan più autorevoli di questa eccentrica scena musicale
Con questo suo quinto album, contenente ben ventuno brani e accreditato anche al cantautore Lo Borges (facente parte del colletivo Clube Da Esquina), Nascimento si avventurò con successo in un "meltin' pot" di generi eterodossi, toccando spesso vertici assoluti di creatività. La struggente saudade di "Tudo Que Voce Podia Ser" e di "Me Deixa Em Paz", altro non fanno che trasportare l'ascoltatore in un mondo magico. Ce n'è davvero per tutti i gusti, dalla fusion brasiliana di "Cais" (che servirà da esempio per l'allora giovanissimo Pat Metheny, che sfrutterà negli anni Ottanta queste intuizioni con immensa fortuna commerciale) al pop languido di "Trem Azul"; dall'easy listening sofisticato alla Burt Bacharach di "Nuvem Cigana" agli arrangiamenti rubati ai Beatles di "Sgt. Pepper's" di "Un Gusto de Sol".
Lo spettro di generi e di stili non si esaurisce qua, infatti non mancano piccole jam acide ("Pelo Amor De Deus"), brevi sprazzi psichedelici che sarebbero piaciuti a Os Mutantes (""Saidas E Bandeiras no. 1", "Estrelas", "Saidas E Bandeiras no. 2") e sonorità "west coast" ("Clube Da Esquina no. 2", "Lilia"). E ovviamente non mancano neanche rilassate ballate acustiche, come "Dos Cruces", "San Vincente", "Os Povos" e "Ao Que Vai Nascer".
Nascimento raggiungerà l'acme del suo eclettismo nel successivo "Milagre Dos Peixes" (Odeon/Emi, 1973). Dopo di che, si rimangerà parte del suo passato, fino ad affondare inesorabilmente nelle sabbie mobili del pop più o meno laccato.
La Cherry Red ha ristampato anche il terzo album di Nascimento, "Milton Nascimento" (Odeon/Emi, 1969), che fu il primo timido tentativo nell'uscire fuori dagli schemi precostituiti, sperimentando con arrangiamenti nuovi e inusuali.
Le note ben descrittive di Kieron Tyler accluse nel libretto e il buon lavoro di mastering da parte del fido Simon Murphy rendono più appetibile questa ristampa.
18/10/2014