Prettiots

Funs Cool

2016 (Rough Trade)
indie-pop

Il revival anni Novanta che negli ultimi 2-3 anni sta caratterizzando in modo massiccio l'indie-rock americano è, in molti casi, una questione prettamente femminile. Potremmo citare le varie La Sera, Dum Dum Girls, Tacocat (tre quarti di quote rosa) o Girlpool, giusto per fare due nomi a caso, ma anche gli Speedy Ortiz che, pur non essendo una band totalmente composta da ragazze, hanno nella voce e nel carisma di Sadie Dupuis il loro tratto distintivo.
A ingrossare questa nutrita e rappresentativa schiera si aggiungono le Prettiots, terzetto newyorkese composto dalle giovani e agguerrite Kay Kasparhauser, Rachel Trachtenburg e Lulu Prat. Agguerrite – meglio specificarlo - nella volontà di sfondare nell'universo musicale, più che nell'accezione riot che invece contraddistingueva molte delle formazioni femminili dei “veri” Nineties.

Il qui presente esordio “Funs Cool” rappresenta un po' il manifesto di questo programmatico disimpegno: una raccolta di canzoni sostanzialmente acustiche (compare di sovente anche l'ukulele) che vogliono suonare leggere e disinibite e in fin dei conti per certi versi lo sono anche troppo.
Melodie scarne e insipide come quella di “Hope Yr Happy”, oppure ballate che accelerano in finali pseudo-punk (“Move To L.A.”), o infine piccoli inni folk da spiaggia (“Kiss Me Kinski”) appaiono abbozzi scribacchiati un poco alla rinfusa più che direzioni intraprese con la necessaria convinzione. Al punto che basta l'uptempo vagamente malinconico di “Skulls” - uno dei pochi capitoli a superare i 3' – a farsi notare per un'impronta più personale e sincera.

Allo stesso modo, anche il rock'n'roll disinibito di “Stabler” fa intravedere lampi di luce, ma nel complesso questo disco di debutto delude là dove vorrebbe vincere la partita: nella semplicità delle trame e nella spensieratezza di fondo.

24/02/2016

Tracklist

  1. 18 Wheeler
  2. Boys (That I Dated In High School)
  3. Hope Yr Happy
  4. Move To L.A.
  5. Dream Boy
  6. Suicide Hotline
  7. Kiss Me Kinski
  8. Skulls
  9. Stabler
  10. Anyways

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