Qualcuno, nell'eccitabile mondo della Rete, s'è già messo a parlare dei nuovi Aaliyah & Timbaland, ma sono entusiasmi da prendere con le pinze: nella lunghezza di ben quindici tracce, "Cut Of Cloth" è tutto tranne che un finissimo lavoro tipico del famoso duo di cui sopra, per quanto l'ispirazione originale verta indubbiamente su di loro.
Di chi stiamo parlando? La ventisettenne Alexandria fa parte del chiacchierato collettivo della Awful Records di Atlanta, un gruppo quasi autogestito noto ai più per la presenza tra i suoi ranghi della deliziosa Abra. Ethereal è uno dei produttori del circolino, uno "spippolatore" con la fissa per le atmosfere digitali più impalpabili ed evanescenti. Assieme, i due hanno dato vita a "Cut Of Cloth", un mixtape dall'umore imperscrutable e monotono, fumoso e sintetico, per il quale si può davvero utilizzare la dicitura di bedroom-r&b - qui in effetti ancor più esplicita rispetto magari all'ultimo lavoro di Tinashe, giusto per restare un attimo nell'ambiente.
Il problema sta proprio nel districarsi tra queste tracce, che si susseguono appiccicate tra di loro come lenzuola umide. Con un songwriting esilissimo, fatto più di associazioni che non di strofe vere e proprie, e con una produzione sempre uguale nel suo misto di basi cut&paste in lo-fi e lontanissimi echi dub, "Cut Of Cloth" è un lavoro che scorre con la palpebra a mezz'asta del narcolettico seriale.
Certamente il budget di partenza era quasi nullo, l'estetica estemporanea e fai-da-te è un marchio distintivo della Awful, l'insistente atmosfera sonnacchiosa viene studiata per far da accompagnamento alle liriche intime e paranoiche dell'autrice - uno stratagemma che in effetti ha il suo perché. Ma anche gli amanti del genere rischiano di gettare la spugna di fronte a quindici tracce che, invece di capitalizzare almeno sul potenziale modaiolo dell'operazione, sembrano fondersi in un'unica, lunghissima nenia - lo snervante combo "Problem"/"Gone" su tutti. Un lavoro, insomma, che incarna il rovescio della medaglia di ogni genere musicale in evoluzione, in questo caso il nu-r&b: per quei pochi che sanno alzare l'asticella verso nuove dicotomie, c'è altrettanta paccottiglia che viene immessa liberamente in Rete ogni settimana, e "Cut Of Cloth" appartiene purtroppo alla seconda categoria.
Il che comunque per ora non è forse un grosso problema. Negli episodi in cui la voce prende un attimo di brio e si stacca dalla base - vedasi il momento soul di "Walk Away", ma anche "Glow" e la title track - Alexandria dimostra di essere una buona vocalist, capace di districarsi con leggerezza tra vari registri, e giocare in bilico tra l'r&b e l'hip-hop sulla falsariga di un'Erykah Badu. Nonostante l'autrice abbia alle spalle già un debutto ("Rebirth", 2014) e due Ep ("Bad", 2015 e "Promise", 2016), c'è ancora da sperare che, in futuro, possa partorire qualcosa di più convincente. Il canale se non altro è quello giusto. Ethereal, però, ha ancora molto da spippolare prima di potersi ritagliare una firma nel panorama.
18/01/2017