Casa

L'inottenibile

2018 (Dischi Obliqui)
minimalism

Nuova riconfigurazione del marchio Casa ne “L’inottenibile”, dopo un “Variazioni Gracchus” (2017) in cui non compariva alcun membro della formazione storica, nemmeno lo stesso fondatore Filippo Bordignon (affidava alcuni componimenti d’avanguardia cameristica di suo pugno a un piccolo stuolo d’esecutori classici).

Qui invece il leader ritorna in cabina a sfogare in prima persona un’altra delle sue passioni colte, ad assemblare una catena di sovrapponibili frammenti meiotici senza titolo (trenta sulla carta, ma anche di più tenendo conto che vi sono cellule con due nuclei) fatti di polifonie tra toni continui alla Phil Niblock e immoti micro-droni pulviscolari. Ne risulta uno spettro monocromatico a volume minimo che occasionalmente amplia e inasprisce le altezze, musica discreta con una certa idea di alea ma di pasta estremamente tecnica.

Collaborazione tra Bordignon e due menti elettroniche, Erik Urisch, già sperimentatore in proprio nella propria compagine Vacca Stracca (e bassista dei Grimoon), e Andrea Cera, sound designer vicentino, creatore d’installazioni elettroacustiche interattive e sonorizzatore di coreografie. Sul piano teorico è un concept che ravviva la tradizione tutta italica, un pelo datata, dei Gelmetti e dei Fusco per Antonioni. Come disco, come manufatto artistico, come godimento, è inesistente, non solo “inottenibile”, a meno di conoscenze di settore da super-esperti o super-appassionati. Titoli reiventati in sanscrito buddhista per lo streaming Spotify (non consente la titolazione numerata).

15/09/2018

Tracklist

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