Andrew Bird

Hark!

2020 (Loma Vista)
christmas carols, chamber pop

Strano Natale, quello del 2020. L'imperativo della distanza proprio quando si vorrebbe stringersi più vicini. "When will we know if we can meet under the mistletoe?", si chiede Andrew Bird in "Christmas In April". E la sua voce è quella della nostra stessa incertezza, sospesa tra le ascisse e le ordinate di una curva epidemica. "Questo genere di momenti universalmente condivisi è raro nel nostro mondo frammentato", osserva. È una delle lezioni che abbiamo imparato affrontando una pandemia.
Alla fine del 2019, Bird aveva già diffuso un Ep natalizio in formato digitale, sempre intitolato "Hark!". Ma, nella solitudine del confinamento di questa primavera, ha cominciato a prendere forma l'idea di sviluppare quelle canzoni in un album vero e proprio. Non qualcosa di progettato a tavolino, ma un bisogno più intimo: "conforto, calore e atmosfera in quell'oscurità e in quel gelo che possono schiacciare l'animo".

Tutto è partito dalle melodie festive del Vince Guaraldi di "A Charlie Brown Christmas", che Bird si è messo a improvvisare per puro gusto jazzistico. "Christmas Is Coming" si libra su un fischiettio spensierato, mentre in "Skating" è il violino a rincorrersi con la batteria di Ted Poor, il contrabbasso di Alan Hampton e la chitarra di Jeff Parker.
Bird allestisce poi una scintillante confezione regalo per un pugno di cover che di natalizio hanno in realtà solo lo sfondo stagionale: l'iniziale "Andalucia" (dal capolavoro cantautorale di John Cale, "Paris 1919") è il vertice del disco, con quella dolcezza nostalgica che sembra fatta apposta per il pizzicato del violino di Bird. Quindi c'è l'omaggio alla memoria del compianto John Prine, con una versione di "Souvenirs" che baratta la schiettezza polverosa dell'originale per una giocosa vivacità. E non mancano nemmeno i vecchi amici Brett e Rennie Sparks, meglio noti come Handsome Family, a cui Bird aveva già dedicato la collezione di riletture di "Things Are Really Great Here, Sort Of...": stavolta la loro "So Much Wine" va a fondersi con le note della carola natalizia "What Child Is This?", mescolando sacro e profano sotto il titolo di "Greenwine".

Dal repertorio più tradizionale vengono una solenne "Oh Holy Night", affidata al vibrante fischio di Bird, una resa sobria e colloquiale dell'immancabile "White Christmas" e l'epilogo swingante di "Auld Lang Syne". Per una volta, Bird si misura a modo suo anche con una partitura di musica classica: la ninnananna di Schubert "Mille cherubini in coro", uno dei brani preferiti della madre del songwriter americano (responsabile anche dell'artwork del disco, come non accadeva dai tempi di "The Ballad Of The Red Shoes").
A completare la scaletta, i brani autografi: un trittico di canzoni semplici e avvolgenti secondo il più consolidato stile birdiano (oltre a "Christmas In April", "Alabaster" e "Night's Falling"), a cui si aggiunge lo strumentale "Glad", firmato dal bassista Alan Hampton. Tradizione senza grandi sorprese, ma è proprio questo il cuore del disco: "Onestamente, la musica natalizia è fatta così", confessa Bird. "Ha una funzione utilitaristica. Il profumo che viene dal forno, la bellezza delle luci e quello che c'è sullo stereo. La musica non è altro che uno dei fattori che contribuiscono alla nostra comune o solitaria gioia e malinconia".

"Keep your lamp on", recita la giaculatoria che introduce "Alabaster": ammonimento biblico e citazione gospel al tempo stesso ("Keep Your Lamp Trimmed And Burning", un brano a cui Bird è da sempre affezionato). In quella luce nella notte, in fondo, c'è tutto il nostro Natale pandemico: l'attesa di un ritorno alla vita, o forse - meglio ancora - di una vita nuova. Perché l'attesa non è il vuoto di un tempo sospeso. L'attesa è un tempo intessuto di speranza: "Maybe all the winds blow away all our fears", invoca "Christmas In April". Con quel suo caracollare un po' sghembo sembra un sermone di Luke The Drifter, l'alter ego da predicatore di Hank Williams. Il sermone perfetto per il 25 dicembre dell'anno 2020.

03/12/2020

Tracklist

  1. Andalucia
  2. Alabaster
  3. Greenwine
  4. Christmas In April
  5. Souvenirs
  6. Oh Holy Night
  7. Mille cherubini in coro
  8. Night's Falling
  9. Glad
  10. Christmas Is Coming
  11. White Christmas
  12. Skating
  13. Auld Lang Syne




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