Georgia

Seeking Thrills

2020 (Domino)
synth-pop, electro-dance

Si è fatto un gran parlare, quantomeno dalle parti del Regno Unito, di Georgia Barnes. A ragione veduta, dacché dopo un primo album nel 2015, teso a presentare una versione (allora decisamente al passo coi tempi) urbana e destrutturata dell'electro-pop di base, l'autrice e producer britannica ha estratto dal cilindro due dei singoli dance più potenti e ispirati degli ultimi anni, tali da far drizzare le antenne ai tanti in cerca di una nuova valida interprete del pop più energico e ballabile. È su coordinate analoghe a quelle dei pezzi diffusi già negli ultimi anni che viene quindi impostato "Seeking Thrills", secondo album contraddistinto da un synth-pop più tangibile e rigoroso, che annulla molte delle attitudini più "sperimentali" del primo disco e mostra una maggiore sensibilità pop, di quelle che possono davvero accattivare un pubblico più consistente. Le chance sono davvero alte.

Detto ciò, è davvero ironico constatare che il titolo prescelto calzi come un guanto la raccolta. Fatta eccezione per l'accoppiata iniziale "Started Out" (synth vigorosi, reminiscenti dei Knife più melodici, a costruzione di un brano dall'efficace composizione dance) - "About Work The Dancefloor" (il suo pezzo più esplosivo, synth-wave che abbraccia Indiana, Little Boots e Robyn in un caldissimo abbraccio), effettivamente si tratta di una costante ricerca di brividi che non si presentano mai, frenati da una scrittura tesa al minimo comune denominatore e da una produzione spesso appiattita alle consuetudini timbrico-ritmiche più usuali.
Si sviluppano così combinazioni suono-melodia che osservano dappresso la leggerezza del pop scandinavo, senza riuscire a restituirne la magia; "24 Hours" potrebbe essere un'ipotetica B-side dimenticata di Oh Land, mentre è il santino di Robyn a trasparire nuovamente nelle fragili cadenze di "I Can't Wait".

Altrove, momenti di fragile riflessività vengono dispersi da una penna troppo impalpabile per condurne il peso ("Ultimate Sailor", "Honey Dripping Sky", chiusa da una coda che assume fattezze bass), mentre i ritorni all'attitudine ricombinante dell'esordio si sciolgono come neve al sole, sospinti da featuring dispensabili (Shygirl nello spento battito hip-hop di "Mellow") o da pulsioni globaliste piuttosto consunte (i fraseggi alla M.I.A. che contornano "Ray Guns").
Resta insomma il disappunto per una prova che disattende pur buone premesse, che tradisce la sua volontà pop mancando di una prospettiva fresca e personale. Per il prosieguo una ricalibrazione si fa più che necessaria.

28/01/2020

Tracklist

  1. Started Out
  2. About Work The Dancefloor
  3. Never Let You Go
  4. 24 Hours
  5. Mellow (ft. Shygirl)
  6. Till I Own It
  7. I Can't Wait
  8. Feel It
  9. Ultimate Sailor
  10. Ray Guns
  11. The Thrill (ft. Maurice)
  12. Honey Dripping Sky
  13. Never Let You Go (alternative version)




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