Il Mark Lanegan degli ultimi dieci anni ha sempre mostrato una (per molti imprevedibile) grande curiosità verso i suoni di matrice elettronica. Specie da “Blues Funeral” in poi, la sua attenzione è stata spesso rivolta verso ipotesi di incastro fra beat più o meno ballabili e un songwriting dalle consolidate e immutabili caratteristiche. Della serie: se non riesco proprio a scrivere tracce allegre, posso quantomeno puntare sul cromatismo degli arrangiamenti. L’ultimo esperimento in ordine di tempo consiste nella reingegnerizzazione delle 14 track contenute in “Somebody’s Knocking”, che il trio Iyeara rielabora enfatizzandone ulteriormente la già ben presente componente electro. Gli originali ben si prestano a questo tipo di attività, essendo parte del lavoro più smaccatamente synth-pop dell’ex-Screaming Trees.
Dopo il restyling resta però ancor meno di quelle briciole di blues e dalla grande inquietudine che in qualche modo continuavano a essere presenti anche in uno dei dischi meno convincenti di Lanegan. Ma il punto focale non è tanto questo, quanto i beat retromani sui quali gli Iyeara hanno deciso di puntare, che trasportano il cantore di atmosfere dolenti e notturne verso ormai obsoleti territori eighties (o tutt’al più nineties) oriented pulsanti e colorati. Emerge forte il sapore di Human League, Heaven 17 e affini, lì dove sarebbe stato interessante sperimentare con modalità, non dico futuristiche, ma quantomeno contemporanee (qualcuno ha detto dubstep?).
Non tutto è da cestinare, per carità, ma per una “Playing Nero” che obiettivamente funziona, ci sono troppe tracce che girano colpevolmente a vuoto. Un progetto che dimostra senz’altro il coraggio di Lanegan nel volersi rimettere continuamente in gioco, ma ancor più la massima libertà concessa a chi maneggia le sue canzoni, anche lì dove avrebbe potuto - a ragione - censurare qualcosa.
Mark ama giocare, e far giocare gli altri, con i suoni, punta a non ripetere sé stesso all’infinito, a reinventarsi coinvolgendo altri artisti, ma altre volte, come nel caso della raccolta di remix di “Phantom Radio”, era andata decisamente meglio..
18/09/2020