Small Forward

Small Forward

2020 (Self-released)
retro-pop, indie-pop, soft-soul

Se questo periodo sembra richiedere album che risuonino in qualche modo con l’esistenza drammatica e alienante che lo caratterizza, “Small Forward” si distanzia parecchio da questo archetipo.
Fieramente casual e easy listening, con quel romanticismo colloquiale che ricorda sicuramente i Real Estate (”Bloodhounds”), ma anche le melodie aeree dell’indie-pop scandinavo (“Sadie”, l’intro alla Kings Of Convenience di “Bound”, tra bossanova e Simon and Garfunkel), è un disco di un altro mondo, quieto e sereno, come se fosse stato ritrovato tra le macerie.

Il falsetto, il sax e l’organetto di “Out Of Luck” portano dalle parti del soul-americana degli Whitney, dei quali gli Small Forward rubano l’estrema orecchiabilità, questo senso per melodie che sembrano riempire l’aria (la ballatona “Most Of You”). Arrangiamenti volutamente frivoli incorniciano le storie di mezz’estate della band, storie di appuntamenti mancati e piccole sconfitte personali (le giocose pennellate sintetiche di “Imagine So”).
Dal punto di vista della tessitura sonora, il risultato finale è quell’indefinibile, edulcorato miscuglio di 70 e 80, che sembra come disperso nella memoria per riaffiorare ora, sintetizzato in qualche modo dai ricordi. Gli arrangiamenti non sono però mai raccogliticci, come dimostrano i vari registri seguiti nei pezzi, dalle stratificazioni di “Delicate Days”, le raffinatezze alla Clientele di "Trajectory", alla più tirata “Bloodhounds”, che potrebbe essere stata arrangiata dai Phoenix.

Un disco insomma necessario almeno quanto quelli che ci hanno accompagnato nei mesi di isolamento, per come ci ricorda di tutto quanto esiste al di fuori del nostro tempo e del nostro spazio.

09/07/2020

Tracklist

  1. Bloodhounds
  2. Imagine So
  3. Most Of You
  4. Bound
  5. Delicate Days
  6. Sadie
  7. Trajectory
  8. Luxury
  9. Out Of Luck
  10. Can't Keep On With You

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