Prendere appena tre minuti dell'esecuzione di un'orchestra di ventidue archi e manipolarla sino a farne un intero Lp di settanta minuti non deve essere facile, anzi, potrebbe persino apparire impossibile, se non fosse che l'idea non è di uno sprovveduto, bensì di Loscil, musicista di primissimo piano nella scena elettronica delle ultime due decadi. Recentemente Scott Morgan si è cimentato in colonne sonore per videogame ("Lifelike"), musica per app ("Adrift"), ma non era mai riuscito a eguagliare i suoi vertici come ad esempio "Monument Builders" (2016), omaggiato anche in Italia con la colonna sonora della serie "Suburra".
"Clara" è quindi una scommessa per Loscil, un tentativo di creare qualcosa di nuovo senza tradire se stesso, anzi, mantenendo un saldo legame con le sue opere più celebrate. In effetti, l'album ricorda in primis proprio "Monument Builders", Lp che negli anni sta assumendo sempre più lo status di classico. I loop, i ritmi elettronici si ripetono incessanti rendendo la fonte originaria (l'orchestra di archi) tendenzialmente irriconoscibile, trasformandosi in una lunga sinfonia tipicamente nello stile dub-ambient del compositore canadese.
Ad ogni modo l'ascolto di "Clara" non convince interamente, come se la carriera dell'autore si fosse arenata in punto morto da cui non riesce più a tirarsi fuori. Dopo una serie di dischi sempre diversi tra loro e sempre caratterizzati da un elemento forte, Clara sembra solo ripetere alcune vecchie intuizioni con minore ispirazione. Un brano come "Vespera" non potrà che piacere a chi ha amato la title track del 2016, come anche "Lumina" potrebbe rimandare a qualcosa di "Endless Falls". Ma in questi settanta minuti tipicamente ambient sembra comunque mancare il colpo di genio a cui Loscil ci aveva abituato, quello spunto che lo rendeva diverso dai musicisti a lui coevi. Ciò non toglie che in alcuni brani come "Aura" o "Orta" si possano trovare momenti davvero evocativi.
Spesso sembra che Loscil si accontenti del minimo sforzo e non possa, di conseguenza, raggiungere mai i vertici del passato. Nel momento più ambizioso - la title track di nove minuti - si intravedono le potenzialità del grande costruttore di suoni che Loscil è sempre stato, ma si rimane comunque distanti dalle vette della sua straordinaria carriera.
09/06/2021