Eccolo il nuovo !!! (Chk Chk Chk) fuori a maggio, allo sbocciare della primavera, alla fine (speriamo) della pandemia, e noi siamo pronti, perché finalmente si esce, abbiamo voglia di ballare come nei loro live infuocati in cui non si riesce a rimanere fermi neanche con arti ingessati e stampelle, e non vedo l'ora di sentirlo, allora: inizio, pronti, via. E cosa arriva in apertura? Un pezzo acustico... solo chitarra e voce intima e riflessiva. Davvero una sorpresa, e non sarà la sola.
Sono passati diciotto anni da quando la band di Nic Offer ha dato una scossa al mondo alternative con i ritmi incalzanti di "Me And Giuliani Down In Schoolyard - A True Story", apripista dell'album "Louden Up Now" uscito nel pieno revival del punk-funk, proposto anni prima da band pioneristiche come Liquid Liquid per essere ripreso a inizio secolo dagli Lcd Soundsystem di James Murphy, dai Rapture e tanti altri di cui i !!! rappresentavano l'ala più dance-oriented del movimento.
Gli anni sono passati, i dischi si sono succeduti, la band ha cercato di smarcarsi dal suono degli esordi, anche se talvolta è tornata sui suoi passi. Ma ora, con il nono album, quello che ci propone è senza dubbio lontano dal suo marchio di fabbrica.
Come già il disco precedente "Wallop" del 2019 aveva anticipato, il punk-funk è stato diluito nelle acque rassicuranti di una pop-dance con consistenti tracce di elettronica. A guadagnarne è sicuramente la varietà che in "Let It Be Blue" è la vera protagonista nel bene, ma anche nel male.
Infatti, dopo l'intro acustica di "Normal People" si sale sull'ottovolante con "A Little Bit (More)", tra slanci acid e affondi dub, poi un giro sulla ruota panoramica con "Storm Around the World" tra i coretti celestiali e la voce di Maria Azor per evidenziare l'abilità dei !!! nello scrivere eleganti pop song. A seguire arrivano gli autoscontri di "A Puente", un dembow vitaminizzato super-kitsch con il supporto vocale di Angelica Garcia.
Per riprendersi dalla sbornia si rallenta con un'altra potenziale hit radiofonica, "Here's What I Need To Know", in odore di Daft Punk, poi con l'apporto dalla voce di Meah Pace ci si tuffa nelle acque torbide di "Panama Canal" e in un'esilarante cover hip hop old-school di "Man On The Moon" (Rem.).
"Let It Be Blue" ritorna sui ritmi più consoni ai !!! che ci ricordavamo, ma è solo un'illusione che svanisce nella sguaiata pop song da birreria "It's Grey, It's Grey (It's Grey)".
Il finale "This is Pop 2", che non è una cover degli Xtc e suona piuttosto come i Jesus And Mary Chain che incontrano sul dancefloor i Primal Scream, oltre a risollevare la valutazione dell'opera sembra una dichiarazione d'intenti che chiarisce definitivamente la nuova direzione della band.
In mezzo a tanta disomogeneità è difficile interpretare se il disco voglia essere uno sguardo sui potenziali sviluppi delle sonorità future della band di Nic Offer e soci oppure una svendita di tutto quello che era rimasto in magazzino, ma una cosa è certa: anche tra qualche alto e basso e svariando tra le tante declinazioni del verbo pop, come al solito i Chk Chk Chk la voglia di ballare la trasmettono, quindi il loro sporco lavoro lo fanno. E allora, come il nome della band suggerisce, non è tempo di domande ma di esclamazioni, alziamo il volume e stendiamoci ancora una volta sotto il sole dei !!! in attesa di ulteriori sviluppi.
11/05/2022