Loscil

The Sails p.1

2022 (autoprodotto)
ambient-dub

Dopo una prova abbastanza opaca (“Clara”), per Loscil è il momento di guardarsi indietro e raccogliere in un unico cd una serie di brani sparsi, mai pubblicati in pregressi Lp. “The Sails p.1” è la prima di due raccolte di musica composta per teatro e ballo contemporaneo negli anni che vanno dal 2014 ad oggi.

Chi conosce bene la discografia del compositore canadese non può che rendersi subito conto di come questi brani suonino proprio come i lavori più riusciti del Loscil di quegli anni, quello di “Sea Island” (2014) ma soprattutto dell'opera quello che può essere considerata il capolavoro di quel periodo, “Monument Builders” (2016).

“Upstream” parte proprio come un brano di “Monument Builders", con una sola nota a dettare il tempo e i synth che aleggiano misteriosi a pennellare mondi astratti. Questa struttura - nota ribattuta e synth - è tipica di Loscil, ma pur essendo già conosciuta, risulta sempre efficace. I rintocchi di bassi potenti e un tappeto di synth che simula un coro di voci femminili danno un sensazione quasi religiosa a “Fiction”. Altri momenti interessanti sono i nove minuti di “Still”, dal ritmo rallentato e presumibilmente una voce manipolata che aumentano in enfasi minuto dopo minuto per poi silenziarsi e sparire lentamente.

Scott Morgan riesce anche a ricordare il pianismo di John Cage in “Cobalt”, il momento più intimo e minimale, probabilmente il più toccante, con un serie di note di piano equidistanti, tutte allo stesso tempo (in modo simile a “In A Landscape"), straziate da stilettate sintetiche.
“Twenty-One” si ricollega ai suoni più tipicamente cosmici, mentre momenti techno downtempo sono le riuscite “Wells” e “Container”, che confermano un talento che ormai da più di venti anni si mantiene su standard eccellenti.

21/03/2022

Tracklist

  1. Upstream
  2. Fiction
  3. Twenty-One
  4. Wells
  5. Still
  6. Trap
  7. Cobalt
  8. Container
  9. Wolf Wind