A tre anni dal loro debutto, per i bar italia è arrivata la firma con la prestigiosa Matador Records, attuale casa di Algiers, Car Seat Headrest, Horsegirl e Stephen Malkmus, tra gli altri. Il trio londinese composto da Nina Cristante, Jezmi Tarik Fehmi e Sam Fenton è tornato con "Tracey Denim", terzo long playing, e primo ad avere una durata canonica che supera i quaranta minuti di orologio. Prodotto dalla band, il disco vanta un nome di prestigio al mixer, ovvero quello di Marta Salogni: rispetto agli esordi con "Quarrel" e "bedhead", le tracce presentano una struttura e una durata più definite, anche se buona parte di esse non supera comunque i tre minuti, e vi permangono in qualche caso le interruzioni brusche in coda; mentre l'estetica slacker e lo-fi, con incursioni nel pop ipnagogico, compie un'evoluzione verso suggestioni shoegaze, dream-pop e accenni trip-hop, ancorati a una matrice divisa tra indie-rock e post-punk.
Eyes filled with whys, causing the heart to turnL'incedere ripetitivo e ipnotico della trama psichedelica di "guard", intessuta dalle note frammentarie di piano e quelle armoniche di chitarra, sostenute dai rintocchi di batteria, funge da sala d'attesa per l'ottima "Nurse!". L'album entra nel vivo ponendo in evidenza le nineties vibes sempre care alla band, con la voce di Nina che rimanda a Miki Berenyi dei Lush, tra barlumi ora di memoria baggy in stile Charlatans ora shoegaze, che scivolano sulla bassline scura in una sorta di mix "anestetico elettrizzante", per usare un ossimoro che provi a rendere l'idea.
Eyes filled with whys, a child's question you couldn't answer
I'm leaning into the floorDa questo punto in poi il disco si diluisce un pochino, poiché dallo stesso tracciato dreamy prende le mosse la scarna "Horsey Girl Rider", cui segue il circolo vizioso rappresentato in "NOCD", sottolineato da giri di batteria pseudo-trip-hop, corredati da linee di basso in evidenza e una chitarra scheletrita, muovendosi nello stesso solco con la semi-acustica "best in show". Cambia rotta "Clark", nella quale il basso è di nuovo in primo piano, mentre "harpee" riprende dettagli slacker, madchester e britpop à-la Elastica.
I can hardly wait to see
To the end of my world
Leave the torment in the game
Leaning into the floor
20/05/2023