Metallica

72 Seasons

2023 (Blackened)
thrash metal

Anticipato in grande stile al cinema con "72 Seasons Global Premiere", l'undicesimo album in studio dei Metallica conferma la nuova, e probabilmente definitiva, direzione intrapresa dai paladini del thrash metal. Dai furenti anni 80, decennio che li ha visti registrare almeno quattro album fondamentali, sino ai tentativi successivi di smarcarsi sperimentando sonorità alternative (da "Load" sino a "Lulu"), si è giunti ormai ai Metallica alfieri di un thrash metal suonato con tanto mestiere e con poca o nessuna voglia di spingersi un po' più in là dei consueti binari.

La tendenza è ormai chiara da "Death Magnetic" (2008) in poi, con "Hardwired... To Self-Destruct" (2016) a coronare una prolungata luna di miele con i fan con dischi perfetti per riempire gli stadi di tutto il mondo. Purtoppo, "72 Seasons" all'interno di questa ipotetica trilogia sembra il disco più debole. Buoni brani thrash, spesso troppo lunghi, molto simili tra loro, con continue citazioni del loro passato glorioso e poca voglia di cambiare. È un peccato se si pensa come la carriera dei Metallica sia stata invece caratterizzata proprio dal cambiamento continuo (persino all'interno del loro periodo d'oro), con vari dischi coraggiosi che sono costati al quartetto critiche spesso pretestuose.

"72 Seasons" prosegue in pieno la strada di "Hardwired... To Self-Destruct", essendone quasi un clone, con dodici brani prevedibili, alcuni anche molto intensi come la title track con un riff vagamente debitore di "Master Of Puppets" (come anche quello di "Too Far Gone?") e il consueto wah-wah di Hammett, che ci parla delle 72 stagioni fondamentali e formative della nostra vita (quelle che vanno dalla nascita al diciottesimo anno).
Il primo singolo, "Lux Æterna", è un classico pezzo speed che ricorda l'album d'esordio, mentre il brano più convincente è forse "If Darkness Had A Son", dai testi abbastanza darkeggianti, con riff e cavalcate di chitarra old school e l'urlo Temptation buono per far tremare gli stadi.

Si arriva alla dodicesima traccia, "Inamorata", di ben undici minuti. Sarebbe il brano più lungo di tutta la discografia dei Metallica e allora si pensa che magari è alla fine che avranno voluto fare qualcosa di più, magari provare la nuova "One", la nuova "The Call Of Ktulu" o la nuova "Orion". In realtà, non ci provano neppure e "Inamorata" non è altro che la solita minestra allungata sino al minuto undici.

Per tanti amanti della band si potrà considerare un disco dalle sonorità familiari e tanto basterà; personalmente continuo a preferire i Metallica che hanno cercato nuovi percorsi, anche i più fallimentari come "St. Anger" o i più ingiustamente criticati come "Lulu". Dove c'è voglia di rischiare c'è vita, dove c'è solo mestiere la noia domina incontrastata.

16/04/2023

Tracklist

  1. 72 Seasons
  2. Shadows Follow
  3. Screaming Suicide
  4. Sleepwalk My Life Away
  5. You Must Burn!
  6. Lux Æterna
  7. Crown Of Barbed Wire
  8. Chasing Light
  9. If Darkness Had A Son
  10. Too Far Gone?
  11. Room Of Mirrors
  12. Inamorata




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