National

First Two Pages Of Frankenstein

2023 (4AD)
chamber pop, songwriter

Il maggior difetto di "First Two Pages Of Frankenstein"? Lo metti su e ti sembra di averlo già ascoltato altre volte nel corso della tua vita. Undici canzoni che riportano l'attitudine dei National dieci anni indietro, all'epoca di "Trouble Will Find Me", non soltanto azzerando la stimolante novità portata dagli innesti elettronici che animavano l'ottimo "Sleep Well Beast" (uno dei migliori capitoli della loro discografia), ma anche ridimensionando la multidisciplinarietà espressa dal più dispersivo "I Am Easy To Find", che aveva il pregio di presentarsi come opera collaborativa, grazie al cortometraggio che lo accompagnava, con il regista Mike Mills intento a dirigere la toccante interpretazione di Alicia Vikander.

L'ascolto di "First Two Pages Of Frankenstein" svela una formazione che dal punto di vista musicale si conferma troppo rassicurante, troppo controllata, senza più nulla di avventuroso da presentare, senza essere disposta ad assumersi alcun rischio. Le sperimentazioni restano fuori dalla porta, destinate invece alle opere (soliste e di coppia) prodotte dai gemelli Bryce e Aaron Dessner, capaci di muoversi fra ricerca avanguardistica, colonne sonore e blockbuster per la superstar Taylor Swift. Proprio lei ricambia il favore mettendo la propria voce in "The Alcott", così come Sufjan Stevens pone il sigillo nell'evocativa "Once Upon A Poolside" (applausi) e Phoebe Bridgers in "This Isn't Helping" e "Your Mind Is Not Your Friend". Duetti - va detto - poco invasivi, pensati per far sì che ogni canzone resti sempre inequivocabilmente una canzone dei National.

Le tracce che interrompono la monocromaticità del lavoro sono "Tropic Morning News" e "Grease In Your Hair", unici diversivi per un'opera che si mantiene ancorata su morbidi, malinconici e minimalisti territori chamber-pop. Centellinato nell'arco di diversi mesi (alcune tracce erano in scaletta già nel tour della scorsa estate), "First Two Pages Of Frankenstein" è il disco con la gestazione più tribolata nell'ormai lungo percorso artistico del quintetto di Cincinnati, un progetto costruito a fatica, dribblando blocchi dello scrittore, depressioni e attaccamento alla bottiglia che hanno caratterizzato la recente esistenza di Matt Berninger. Sarebbero stati sul punto di sciogliersi, ma grazie al libero sfogo assicurato dalle singole carriere soliste (lo stesso Berninger nel 2020 ha diffuso l'apprezzato "Serpentine Prison") oggi i National sono di nuovo qui, sopravvissuti, a raccontarci nuove storie, senza troppi sussulti, con qualche sbadiglio ma anche senza mai sfigurare.

02/05/2023

Tracklist

  1. Once Upon A Poolside (feat. Sufjan Stevens)
  2. Eucalyptus
  3. New Order T-Shirt
  4. This Isn't Helping (feat. Phoebe Bridgers)
  5. Tropic Morning News
  6. Alien
  7. The Alcott (feat. Taylor Swift)
  8. Grease In Your Hair
  9. Ice Machines
  10. Your Mind Is Not You Friend (feat. Phoebe Bridgers)
  11. Send For Me






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