Skrillex

Quest For Fire

2023 (OWSLA/Atlantic)
electro

Venerdì sera. Mio figlio, adolescente, è andato alla sua prima serata in una discoteca "vera", una di quelle serate durante le quali ti senti più "grande", e mi ha fatto tornare in mente la mia di "prima", mi sembra un secolo fa. Son passati, lo scopro ora, ben nove anni da quando ascoltavamo insieme "Recess" la mattina a colazione davanti lo schermo di Spotify, il primo, e fino a pochi giorni fa unico, album di Skrillex solista. Mio figlio, più che dalla musica, era attratto dalla simpatica copertina. Da allora Sonny Moore, uno di quelli che dovevano ribaltare il corso della musica elettronica, ha realizzato una selva di collaborazioni, riuscendo quasi mai a lasciare davvero il segno, nonostante gli otto (!) Grammy Awards collezionati fra il 2012 e il 2016.

In questi ultimi nove anni il suo nome ha avuto più peso specifico di qualsiasi sua produzione, e anche "Quest For Fire" è difficile possa riuscire nell'intento di spostare l'asse terrestre, anche solo di un millimetro. Costituisce però, nel suo piccolo, una sorta di micro-enciclopedia contenente riferimenti ad alcuni fra gli stili che caratterizzano la scena electro contemporanea, giustificando così le attenzioni che Skrillex continua a ricevere, condite da inviti a ripetizione nei cartelloni dei Festival musicali che contano: il prossimo giugno sarà ad esempio sul palco del Primavera Sound, nel duplice appuntamento programmato per Barcellona e Madrid.

In "Quest For Fire", l'ascolto migliore possibile per questa mia serata, tutto è formalmente perfetto e i suoni risultano sempre iper-definiti, dalla boombastica "Leave Me Like This" al meticciato di "Rumble", dalla soulful house progettata in cassa dritta di "Butterflies" alle evoluzioni techno-world di "XENA", dalla anfetaminica teen-pop attitude di "TOO BIZARRE" e "Good Space" alle atmosfere più cupe di "Tears", fino alle incursioni nel mondo dell'hip-hop ("Hydrate") e nel suono dei Tame Impala più lievi ("Supersonic").
Ma colui che seppe condurre la dubstep nel mainstream non dimentica le proprie radici, anche se le forme plasmate oggi da Skrillex ne propongono una versione riveduta e corretta, talvolta accelerata e priva di suoni spezzettati ("A Street I Know"), oppure decisamente luminosa, oserei dire ibizenca (la conclusiva "Still Here").

Estesissima la lista degli ospiti, fra i quali vanno segnalati almeno Missy Elliott, Mr. Oizo, Four Tet, Fred Again.., Flowdan. Vista l'attesa a cui ci ha costretti, il giorno seguente alla pubblicazione di "Quest For Fire", Skrillex si è messo una mano sul cuore e ha rilasciato un secondo album a sorpresa, "Don't Get Too Close", ma questo è un altro capitolo che affronteremo presto. Ora mi ha messaggiato mio figlio, si son fatte le 3 e devo andare a prenderlo: ancora non guida. Chissà come sarà andata la sua "prima": fra poco mi farò raccontare. In macchina lascio partire "Inhale Exhale", per creare continuità con i suoni che potrebbe aver ascoltato, e ci mettiamo a ballare da seduti, come due cretini. Massì, dai, Skrillex alla fine ha fatto un buon disco...

26/02/2023

Tracklist

  1. Leave Me Like This
  2. RATATA
  3. Tears
  4. Rumble
  5. Butterflies
  6. Inhale Exhale
  7. A Street I Know
  8. XENA
  9. TOO BIZARRE (juked)
  10. Hydrate
  11. Warped Tour ’05 with pete WENTZ
  12. Good Space
  13. Supersonic (my existence)
  14. Hazel Theme
  15. Still Here (with the ones that I came with)


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