Margherita Carducci, romana classe 1997, è meglio conosciuta con il nome d'arte Ditonellapiaga. Nonostante sia una Gen Z, tra le sue ispirazioni mischia anni Ottanta e contemporaneità, ironia e citazionismo da amalgamare a ricordi di pop tra i due millenni. Tra Adrianne Lenker e Beyoncé, dice lei stessa, e in generale tra mainstream e autorialità, tra canzoni con un messaggio e ritornelli pop (e spesso rap), ha trovato con l'album d'esordio "Camouflage" (2022) un instabile equilibrio tra queste varie anime, in una giostra di citazioni, provocazioni, guizzi sopra le righe e qualche morbidezza soul-pop e r'n'b un po' banale. Quasi tutti l'hanno conosciuta grazie a "Chimica", cantata con Donatella Rettore e portata anche a Sanremo 2022.
Il secondo album, "Flash", riparte da un rap-rock come "Ti dirò" che ricorda da vicino i primi Coma_Cose, ospiti nella successiva "DNA" e per l'occasione tornati a un tono più ironico, con l'aiuto di alcuni ammicchi al pop adolescenziale di inizio millennio che poi torneranno in "Tu con me hai chiuso": "Io non ho le idee chiarissime", dice lei, e non ci sentiamo di smentirla.
Ritorna anche quell'istinto per la provocazione che alimentava molti dei momenti migliori dell'album d'esordio: in "È tutto vero" scrive un inno sulla propria libertà d'espressione, sul proprio corpo e sull'uso politico della propria vagina, anche se il brano di per sé non è particolarmente originale nel suo pop-rap ballabile e potrebbe uscire dall'esordio di Angelina Mango.
Prima una santa, poi una puttanaLa tendenza a seguire i trend è forte anche nel pop latineggiante di "Latitante" e nel duetto con Gaia (che quest'estate è già protagonista con Tony Effe di "Sesso e samba") entrambi brani per i quali è difficile trovare caratteristiche particolarmente distintive e nei quali anche la buona vocalità della titolare è piuttosto sacrificata. Il disegno dell'album è ancora più compromesso dal dolente folk-pop di "Come prima", insieme a Fulminacci, affogata in una malinconia risaputa. Ritorna anche al ballo scatenato che l'ha fatta conoscere da mezza Italia ma, senza la Rettore, la nuova "Mary" non bissa l'effetto di "Chimica", nonostante il testo esplicito.
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Fammi volare più suL'impressione è che "Camouflage" fosse un album gioiosamente confuso, strattonato da alcune fiammate d'energia e placato da numerose morbidezze soul e r'n'b, divertito e divertente nella sua incoerenza, mentre "Flash" sfocia nel confusionario e non ripaga l'attenzione dell'ascoltatore con brani carismatici: saltando da questo a quello, si perde l'idea di chi sia oggi Ditonellapiaga, acceduta al mainstream attraverso l'efficacissimo palco dell'Ariston e ora dilaniata tra trend che segue senza aggiungervi molta personalità, citazioni di altri e qualche rivendicazione politico-espressiva. Un apparente momento di confusione, come quando i flash assalgono dei vip all'uscita di un locale: c'è da rimanere storditi e disorientati, in piena luce e con gli occhi spalancati come suggerisce la copertina.
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24/07/2024