L'Impératrice - Pulsar

2024 (Microqlima)
nu-disco

Cosa farne dell'ennesimo revival disco-music frullato in tutte le salse e con tutte le smanie possibili? L'interrogativo è quantomeno necessario appena parte il basso alla Nile Rodgers con l'incorreggibile melodia alla Daft Punk periodo "R.A.M." che più non si può ("Cosmogonie"). Eppure, un senso a tutto questo, mentre scorrono una dietro l'altra le dieci canzoni di "Pulsar" - terzo disco dei francesi L'impératrice - c'è, eccome. Soprattutto appena si percorrono le scalette di un lido balneare, magari prima di accasarsi finalmente sopra l'asciugamani per godersi l'agognato scampolo di vacanze estive.

Il quintetto francese guidato dall'istrionico tastierista Charles de Boisseguin, a cui nel 2015 si è aggiunta la cantante Flore Benguigui, ha nel proprio Dna le partiture tipiche dell'età dell'oro della disco music a cavallo tra i 70 e gli 80. E una goccia, che non guasta mai, di retromania, alla maniera dei sopracitati maestri del French touch. Il punto è che, al netto di tutti i rimandi ovvi, ascoltando un singolo come "Amour Ex Machina", si corre seriamente il rischio di fischiettarlo a tutto fiato mentre si ordina un gelato al primo chalet.

Sprazzi di city pop emergono inoltre anche a questo giro, come nel precedente "Tako Tsubo", nomen omen di un disco strabordante di soluzioni in scia Akira Terao, tanto per fare qualche nome. C'è poi "Any Way", con il suo sfarfallio electro che sembra uscito da una pellicola di quarant'anni fa, da apripista alla melodia caldissima, interpretata peraltro dalla Benguigui come una femme fatale d'altri tempi. E ancora il basso sgusciante di David Gaugué, che inonda l'atmosfera, inumidendola all'occasione, come accade anche nella ballata "Déjà-vue", altra perlina synth-funk dal tocco orchestrale che impreziosisce tutto.
"Sweet & Sublime", in duetto con Erick the Architect, è l'altra bombetta sintetica del lotto: motivetto immediato e uno special hip-hop azzeccatissimo di Erick Elliott, che si mescola senza noie all'ennesimo miagolio.

Nel mezzo, spunta anche la napoletana Fabiana Martone, voce dei Nu Genea, che unisce il dialetto partenopeo all'ennesima digressione French touch, a conferma di quanto sta accadendo da diversi anni a questa parte nel capoluogo campano, sempre più crocevia di possibili commistioni con certo pop parigino.
Insomma, "Pulsar", scusate il gioco di parole, pulsa sinuosamente. Un album "freschissimo", nonostante lo sguardo rivolto perennemente all'indietro, verso atolli ultra-stagionati ma pur sempre comodi. Inutile specificarlo, ma tant'è: da consumare preferibilmente entro il 21 settembre.

09/07/2024

Tracklist

  1. Cosmogonie
  2. Amour Ex Machina
  3. Me Da Igual
  4. Love From The Other Side
  5. Danza Marilu (feat Fabiana Martone)
  6. Any Way (feat Maggie Rogers)
  7. 7Deja-vue
  8. Girl!
  9. Sweet & Sublime (feat Erick the Architect)
  10. Pulsar

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