Nero Kane

Nero Kane

Dark-folk in un mondo morente

La storia del progetto dark-folk di Marco “Nero Kane” Mezzadri e delle sue evoluzioni dalle origini sino all'incontro con l'artista audiovisiva Samantha Stella

di Valerio D'Onofrio

Nero Kane è il progetto gothic-dark-folk di Marco Mezzadri, iniziato come progetto solista a nome Nero, poi arricchitosi con la collaborazione dell’artista audiovisiva Samantha Stella. La musica di Nero Kane scandaglia a fondo la poetica dark-folk, la sua fascinazione per l’oscurità e per la morte, quella sensazione fortissima e tipicamente gotica che la vita sia solo una breve parentesi tra due nulla assoluti che ci attraggono continuamente, come si evince dai video che dovrebbero essere parte integrante dell’ascolto. Le composizioni sono quindi metafore della fugacità della vita e dell'inutilità della corsa sfrenata verso il nulla della società contemporanea.

nero_kaneLa base delle idee di Marco Mezzadri sta nella totale assenza di percussioni e nelle lente e dilatate atmosfere che - da questo punto di vista - vanno persino oltre il consueto dark-folk. I luoghi sono i deserti americani, che tanta ispirazione hanno fornito ad artisti di tutto il mondo, e i cimiteri, punti di incontro tra la vita e la morte. Mezzadri e Stella potrebbero essere definiti come i Michael Gira/Jarboe italiani nei loro lavori di folk apocalittico, come epigoni delle poesie tragiche di Nico in altri, ricordando a volte il post-rock nerissimo dei Labradford, con una voce che diventa mero sospiro nelle tenebre.

L’esordio a nome Nero è il clandestino Lust Soul (2016), oggi introvabile, vicino a un gothic rock più tradizionale che omaggia i Death In June e suona spesso tra i Christian Death e i Cramps, ancora lontano dal suo futuro imminente.

Nello stesso anno pubblica un’esibizione live dal titolo Hell23, per la prima volta col moniker Nero Kane, primo vertice della sua discografia. Si tratta di una lunga (diciassette minuti) e coraggiosa odissea di droni cosmici, chitarre distorte e declamazioni. Ideata da Samantha Stella e presentata presso la galleria d'arte OED di Milano e all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, questa performance audiovisiva mostra per la prima volta la componente sciamatica del duo che si ispira alla Sibilla Cumana e chiaramente alla musica delle colonne sonore del tandem Jim Jarmusch e Jozef Van Wissem.

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In Love In A Dying World (2018), Nero Kane si avvicina al folk più scarno e scuro, mentre Samantha Stella si occupa del documentario/film sperimentale on the road che accompagna l’album. Si passa dal gothic rock del primo album al folk-blues vicino alla cultura americana di frontiera, affascinata dai grandi spazi e dal senso di libertà che questi concedono. E’ chiaro che il tema principale, che avvolge l'intero album, è sempre la poetica della morte e della caducità di tutto ciò che ci circonda. Se il mondo è morente, in esso l’amore rimane ancora presente in alcuni casi, gli unici degni di essere vissuti, per assaporare gli ultimi sprazzi di libertà e felicità. Il blues scarno di “Black Crows” segue questo percorso, come anche le ripetizione di chitarra di “Now The Day Is Over” o il folk apocalittico di “Desert Soul”.
In chiusura, la title track strumentale, con le sue glaciali sovrapposizioni di chitarra, rappresenta il momento più poetico e sperimentale.

nerokaneandsamanthastellaTales Of Faith And Lunacy (2020) è la consacrazione definitiva del progetto. Gira/Mezzadri trova definitivamente la sua Jarboe/Stella e la simbiosi si sente. Le tastiere di Samantha Stella diventano parte integrante del sound, aumentando di parecchio le possibilità sonore, in particolare il concetto di musica intesa come pura atmosfera, sfondo nero dei testi dei due vocalist che si alternano. Il capolavoro dell’album, nonché forse il vertice della loro discografia, sono i dieci minuti di “Angelene’s Desert”, che si aprono su un drone di tastiera - suonando come un brano di Nico che declama apocalissi imminenti - su cui la chitarra ricama con delicatezza note quasi psichedeliche, come una preghiera gotica recitata da una sacerdotessa/sciamano. “Magdalene” pare una versione ancor più desertica di “Angelene’s Desert”, con le note di chitarra a introdurre un viaggio lisergico desolato. Gli arpeggi glaciali di “Mechthild” richiamano la poetica desolata dei Labradford, come i crescendo doom di “Lord Won’t Come” ricordano le ballate nere della musa Darkher.

Segue un tour europeo testimoniato dal live Tales of Faith And Lunacy – Live Session (2022), registrato a Teramo nel dicembre 2021.

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Dopo due anni, è la volta di Of Knowledge And Revelation, evoluzione persino più macabra e visionaria del precedente. Il deserto, inteso sia come luogo reale che come deserto interiore, è ormai pienamente tangibile, i brani si allungano, la voce si fa sempre più sospirata e la musica sempre più atmosferica. Sintesi perfetta delle idee del duo sono le tracce che aprono e chiudono l'album, “Lady Of Sorrow” e “Sola Gratia”. La prima è una sorta di dedica alla morte recitata in un cimitero in attesa del proprio definitivo addio, dove la voce di Stella si unisce a quella di Mezzadri in pieno stile Gira/Jarboe. “Sola Gratia” è il nuovo vertice poetico. Aprono le tastiere che vengono poi sommerse da distorsioni di chitarra, come una preghiera gotica recitata in una catacomba. Altra perla gotica è “Burn The Faith”, dominata dai synth che - ancora una volta - richiama l'universo più oscuro di Nico e Darkher.

Nero Kane

Discografia

NERO
Lust Soul (autoprodotto, 2016)
NERO KANE

Hell23 (autoprodotto, 2016)

Love In A Dying World(American Primitive, 2018)
Tales Of Faith And Lunacy(Nasoni, 2020)
Tales of Faith and Lunacy – Live Session(autoprodotto, 2022)
Of Knowledge And Revelation(Subsound, 2022)
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