09/06/2025

Wolf Alice

Apollo, Milano


In attesa del nuovo album "The Clearing", in uscita il 29 agosto, e del tour ufficiale che lo accompagnerà, i Wolf Alice — dopo una lunga pausa dal palcoscenico durata oltre due anni — sono recentemente tornati ad esibirsi partecipando a festival di rilievo come il BBC Radio 1's Big Weekend (venendo penalizzati, però, da un'acustica imbarazzante) e il Primavera Sound di Barcellona, dove nello scorso weekend sono stati tra i gruppi più apprezzati dell'intera rassegna.


La sorpresa più grande per i fan della band guidata da Ellie Rowsell è tuttavia arrivata con l'annuncio di una serie di intimate live show in giro per l'Europa: concerti gratuiti in piccole ma calorose venue, pensati per premiare i fan più fedeli (e fortunati). Dopo le tappe in Irlanda, a Parigi e a Utrecht, è stata la volta di Milano, città in cui i Wolf Alice avevano chiuso il loro acclamato "The Blue Weekend Tour" nell'autunno del 2022 e in cui torneranno a fine anno (segnatevi la data: 13 novembre 2025, all'Alcatraz). Per l'occasione, Sony — promotore dell'evento — ha scelto l'Apollo Club come location, coi biglietti che sono andati esauriti in pochi minuti. È lì che circa trecento spettatori hanno avuto il privilegio di assistere al ritorno in Italia della band britannica, fresca della pubblicazione di un nuovo, interessante singolo su cui il gruppo sta puntando forte anche in termini di promozione: "Bloom Baby Bloom".


Proprio l'esecuzione della nuova canzone ha rappresentato uno dei momenti clou della serata, con Ellie Rowsell che se l'è cavata egregiamente nel cantare un brano di difficoltà estrema, caratterizzato da continui cambi di vocalità degni di una Kate Bush. "Bloom Baby Bloom" non è stato l'unico estratto dall'imminente album a essere presentato: i Wolf Alice hanno infatti suonato anche la suggestiva "The Sofa" (in altri concerti, è toccato invece a "Thorns", un'altra anteprima da "The Clearing"). Due novità all'interno di una scaletta per il resto consolidata, in cui trovano ancora spazio i brani cardine di "Blue Weekend" — da quelli più energici come "Smile" a quelli più eterei come "Safe From Heartbreak (If You Never Fall In Love)", cantata come sempre a cappella, o "Lipstick On The Glass"; dalle cavalcate corali e trascinanti come "How Can I Make It Ok?" ai momenti più melodrammatici di "Delicious Things" e "The Last Man On Earth".


In questo 2025, i Wolf Alice stanno riproponendo dal vivo anche "Yuk Foo", l'allora discusso singolo di lancio del secondo album "Visions Of A Life", per un'esplosione di puro furore punk, proseguita poi con l'altrettanto scatenata "Play The Greatest Hits". È stata proprio "Yuk Foo" a regalare forse l'highlight assoluto della serata: Ellie Rowsell, megafono in mano, è scesa dal palco e si è fermata davanti al cellulare di uno spettatore — guarda caso, proprio quello dell'autore di questo articolo (certe fortune non si spiegano...) — prima di sdraiarsi a terra, mandando il pubblico in visibilio. La vocalist, oggi non più platinata ma con lunghi capelli neri a inaugurare questa nuova era della band, sta sfoggiando in questi ultimi live un look più aggressivo e sexy (all'Apollo indossava un body bianco che ricordava una sorta di costume da nuoto), segno di una nuova consapevolezza scenica. Anche gli altri membri della band hanno cambiato, in parte, stile: sia il bassista Theo Ellis che il chitarrista Joff Oddie si sono fatti crescere i capelli.


Il pubblico ha risposto con entusiasmo all'energia che arrivava dal palco, non solo nei momenti più duri e chitarristici come l'iniziale "Formidable Cool" e la schiacciasassi "Giant Peach" (arricchita nel finale da un breve medley con citazioni di super classici come "Seven Nation Army" dei White Stripes e "Iron Man" dei Black Sabbath), ma anche in brani solo apparentemente più teneri, come quell'inno all'amicizia che è "Bros", cantato a squarciagola da tutto l'Apollo. Il gran finale, esattamente come al Fabrique due anni e mezzo fa, è stato affidato alle note grunge di "Moaning Lisa Smile" e, dopo una breva pausa, alla solita, amatissima "Don't Delete The Kisses".


In definitiva, il concerto ha confermato quanto già emerso durante l'ultimo tour: i Wolf Alice sono una delle migliori band su cui possa contare oggi la scena rock contemporanea, e meritano assolutamente di essere visti dal vivo — per la forza interpretativa della loro cantante, per le distorsioni e le invenzioni sonore di Joff Oddie alla chitarra, per la precisione e la potenza della sezione ritmica composta da Theo Ellis al basso e Joel Amey alla batteria. E pure per il contributo – sia alle tastiere che ai cori – di Ryan Malcolm, ormai una presenza fissa nei concerti ma non ancora entrato ufficialmente a far parte del gruppo.


Di "The Clearing" abbiamo avuto finora solo un gustoso antipasto: per alcuni sarà il lavoro più ambizioso della band, per altri quello più pop, anche se tra le principali fonti d'ispirazione Ellie & C. hanno più volte citato gli anni 70, in particolare i Fleetwood Mac. Quel che è certo è che rappresenterà un nuovo, importante tassello nell'evoluzione dei Wolf Alice — una band che, del resto, ha sempre saputo sorprendere con ogni nuova uscita. Per scoprire di più su uno degli album più attesi dell'estate, non resta che aspettare ancora un paio di mesi. Il tempo della fioritura — e della rinascita — è finalmente arrivato.



Setlist

Formidable Cool
Delicious Things
How Can I Make It Ok?
Bloom Baby Bloom
Safe From Heartbreak (If You Never Fall In Love)
The Sofa
Bros
Yuk Foo
Play The Greatest Hits
Silk
The Last Man On Earth
Giant Peach
Smile
Lipstick On the Glass
Moaning Lisa Smile

Encore

Don't Delete The Kisses

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