Ben Frost

Theory Of Machines

2007 (Bedroom Community)
elettronica

1. “Theory Of Machines”. Sale  poco a poco in un climax spaventoso, e fa male. Anelito di speranza soffocato da creature mostruose. Sono chitarre minime e laptop. Uno tsunami che s’intravede in lontananza; avanza lento, inesorabile. Quando il disastro è ormai vicino, una batteria in crescendo ne preannuncia la venuta. Confusione, vento, urla in sottofondo, o parrebbe solo un impressione.  E ruggisce e morde e devasta. Cadaveri in volo, rottami accatastati. Poi si stempera, in bagliori plumbei, come un cielo rischiarato dalla tempesta, come un bosco in verde acceso, dopo la tempesta. Una bimba in lacrime contempla le macerie. Desolazione, Magnifica Visione.

2. “Stomp (Lux et Nox)”. Equilibri instabili, spire che generano onde elettromagnetiche, battito irregolare, pulsante. Fantasmi elettronici che ricorrono, veicolati da tremolanti modulazioni di frequenza, sempre le stesse, discretamente alienanti. Di tanto in tanto (2 volte) una furiosa percossa, come uno sferragliare sordo, come metalli che cozzano violentemente, come lamiere che si accartocciano, come presse che pestano brutalmente. E’ solo un attimo, quindi la radiazione, nuovamente, costantemente. Verde, grigia, cangiante ogni momento in un bianco e nero/colore. Ma i bassi, sottotraccia, dormienti eppure attivi, trivellano il cranio. Vien voglia di fracassarlo sul muro.

3. “We Love You Michael Gira”. Oval, Pan Sonic, Kid 606, Oren Ambarchi, Peter Wright, Peter Jefferies, Swans, Fennesz, Thomas Brinkmann, Polwechsel, Dean Roberts, Eliane Radigue, Godflesh, Disc, Matmos, Main, Autechre, Steve Reich…

4.“…Coda”. Boom boom, crash. Sfregamenti. Oscuro. Meno di due minuti.

5. “Forgetting You Is Like Breathing Water”. Piece elettronica talmente soulful ed emozionante da sembrare viva. Emozione creata dalle macchine. Eppure l’inumano sfuma placidamente in un crescendo sinfonico commovente. Ricorda “The Sinking of the Titanic” di Gavin Bryars. Il re è morto, lunga vita al re.

Ben Frost è un artista australiano trapiantato a Reykjavik, “Theory Of  Machines” l’opera seconda sulla lunga distanza, dopo "Steelwound" del 2003, su Room40. “Theory Of  Machines” è uscito, per la sola Islanda nel dicembre 2006, a marzo 2007 nel resto del mondo.

24/03/2007

Tracklist

  1. Theory of machines 
  2. Stomp (Lux et Nox) 
  3. We love you Michael Gira 
  4.  ...Coda
  5. Forgetting you is like breathing water

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