Litfiba

Grande Nazione

2012 (Sony)
rock

Dallo "Stato Libero di Litfiba" alla "Grande Nazione". Il ritorno in pista dei Litfiba sembra aver preso di mira la geopolitica: una trilogia dedicata agli stati, che si completerà col prossimo capitolo. Ma se l'album di due anni fa pareva più che altro una rimpatriata tra vecchi amici, magari in risposta all'auspicio di Elio e le Storie Tese ("Litfiba, tornate insieme, non vi conviene una carriera da Renzulli e Pelù"), il nuovo lavoro mostra qualche certezza in più. Anzitutto, quella che la reunion non è stata solo una trovata commerciale estemporanea: "Abbiamo fatto la cazzata di litigare nel '98, ma non faremo più questo errore... c'è voluto tempo, abbiamo dovuto chiarire molte cose, ma ora riparte il tango", fa sapere un galvanizzato Pelù.

Preso atto di questo, sgombriamo subito il campo dalla pregiudiziale tamarra che a tanti potenziali recensori ha fatto cadere la penna. Chi scrive apprezzava i Litfiba tamarrock di "El Diablo", "Tex", "Prima guardia", "Fata Morgana" e compagnia cantante. D'accordo, l'oscuro lirismo wave degli esordi era andato a farsi fottere, ma quante indie-band nostrane si svenerebbero per quei riff incandescenti forgiati dal buon Renzulli? Per tacere di un Pelù che, pur già pericolosamente avviato verso l'auto-parodia, si salvava in corner con l'ironia (come dimenticare versi come "Sei bella, sei tonda, sei come la Gioconda"?) e con la consueta esuberanza vocale.

Ora, invece, cosa resta? Uno "Squalo" (anzi, "squallooo", per dirla con lui) truccato come Jack Sparrow, un rocker corsaro, imbolsito e improbabile, all'arrembaggio dall'inizio alla fine, tra sparate rock a tutto volume e micidiali scivolate nella demagogia. Ecco, cominciamo col dire che "Squalo", con il suo heavy-rock appassito, non è proprio il singolo ideale per rilanciare il marchio Litfiba, e se persino Renzulli lo definisce "forse il peggiore dell'intera tracklist", qualche motivo ci sarà. E il resto?

I nuovi Litfiba essenzialmente la buttano in caciara, spingendo sull'acceleratore fin dall'inizio, con una "Fiesta tosta" che vorrebbe rievocare le vecchie invettive contro il potere aggiornandole alle miserie contemporanee, ma il tratto, più che grosso, è grossolano ("Soldi facili sesso droga e Gesù Cristo...oh mamma! Siamo più felici sull'orlo del disastro, go go go go go go godimenti compulsivi da divi... Il bunga-bu, bunga-bu, bunga-bu si si dà da fare"). E non va meglio nelle altre tirate socio-politiche, dai luoghi comuni in salsa punk-rock di "Anarcoide", sorta di nuova "Maudit" 20 anni dopo, alle banalità assortite di "Tutti buoni" e dell'anthemica "Grande nazione" ("Centocinquantuno anni di mafie e di massoni, centocinquantuno anni di raccomandazioni, noi siamo il paese dei balocchi per i ricchi, repubblica basata sulla furbata incentivata").

Il Pelù mattatore di "Elettrica" e "Brado" assomiglia, ahimè, molto da vicino a quello solista e Renzulli fatica a contenerne la debordante verve, a differenza di "Tra Te e Me", dove se non altro riesce a piazzare qualche riff ficcante dei suoi. "Luna Dark" tenta di resuscitare l'antica vena psichedelica e oscura, ma si perde in un limbo senza possibilità di confronto con pagine storiche dell'ital-wave come "Tziganata" o "Istanbul".
In definitiva, la traccia migliore è probabilmente quella conclusiva, la ballata di "La mia valigia", che se non altro regala qualche apprezzabile squarcio melodico.
La versione deluxe dell'album contiene anche "Dimmi dei nazi", omaggio a Fernanda Pivano e colonna sonora del film "Pivano Blues, sulla strada di Nanda".

Insomma, volendo essere buoni, si può dire che questo disco fornirà l'occasione a tanti di vederli dal vivo (esperienza sempre raccomandabile) e di riassaporare in formato live i loro cavalli di battaglia storici. E si potrà anche apprezzare quel filo di auto-ironia che trapela dal disco. Ma vedere una delle band più importanti della storia del rock italiano ridotta solo a questo fa un po' male.

 



La mia valigia

15/02/2012

Tracklist

  1. Fiesta Tosta
  2. Squalo
  3. Elettrica
  4. Tra Te E Me
  5. Tutti Buoni
  6. Luna Dark
  7. Anarcoide
  8. Grande Nazione
  9. Brado
  10. La Mia Valigia
  11. Dimmi dei Nazi*

 

* Bonus track nell'edizione deluxe