Un album difficile e che fa da spartiacque nella loro carriera. È questo “Opposites”, sesto lavoro in studio per gli scozzesi Biffy Clyro. Difficile innanzitutto perché estremamente ambizioso: è un doppio album (anche se è stato distribuito pure in versione “singola” e “sintetizzata”, che in ogni modo tradisce lo spirito e le intenzioni dell'operazione), il primo per la band, e, fattore non meno rilevante, è il disco che vorrebbe mettere a fuoco e riassumere nelle sue ventidue tracce tutte le sfaccettature e le influenze dei tre di Kilmarnock.
“Opposites” è anche il disco che tenta di fare i conti con il novello status di band mainstream dei Biffy Clyro, dopo il clamoroso successo di “Only Revolutions” (2009) che li ha trasformati in una delle realtà musicali più celebri e redditizie della terra d'Albione, assieme a Muse, Kasabian, Mumford & Sons e pochi altri.
Non che i Biffy Clyro abbiano molto in comune con le band citate poc'anzi. Di britannico hanno ben poco questi tre, e tengono a ribadirlo sin dalla prima traccia dell'album, “Different People”, che si apre come un epica ballata alla U2 per poi cambiare ripetutamente ritmo, pagando il suo debito verso sonorità prog e punk care alla band sin dai loro esordi.
Sin dall'intenzione di mettere assieme un doppio Lp, praticamente un concept, appare chiara la sudditanza e l'influenza della band nei confronti di formazioni come i Rush, e le canzoni di “Opposites” confermano la capacità dei Biffy Clyro nel confezionare tracce insolitamente complesse e intricate, in cui ad emergere sono i continui cambi di atmosfera, le ritmiche frenetiche, i virtuosismi armonici (“Sounds Like Baloons”), insomma tutto a sostegno dell'idea che tra le band anglosassoni ora in circolazione, i Biffy Clyro siano tra quelli che più si rifanno a un certo sound anni 70 e più si ispirano a certe figure dell'hard-rock di quegli anni.
La band non ha però la forza per sostenere un'opera così magniloquente e spesso frana sotto il peso delle proprie idee: sovente il tentativo di scendere a patti con la rinnovata notorietà da arena band va a scontrarsi con la personalità della band. Il risultato sono una serie di tracce che vorrebbero accontentare i fan di “Only Revolutions” senza però cedere alle tentazioni “commerciali”: suonano mal confezionate ballate bucoliche come “Opposite”, che ricorda i climax orchestrali degli Snow Patrol più malinconici ma in versione tamarra, o “Biblical” che si conclude con un coro da stadio facilotto alla Coldplay.
E se è ammirevole il tentativo di confezionare brani catchy che al contempo non disdegnano architetture sonore elaborate, suonano davvero troppe ventidue tracce (compresi i due interludi strumentali che suddividono l'album), alcune delle quali quasi indistinguibili l'una dall'altra.
L'impressione, inoltre, è che i Biffy Clyro abbiano riservato i momenti potenzialmente più “pop” alla prima parte del disco (quella maggiormente diffusa), mentre abbiano osato qualcosa in più nei brani della seconda parte, decisamente più tirata e virata su toni heavy (“Stingin' Belle” e “Modern Magic Formula”, in cui la violenza dei Fugazi va a nozze con i ritornelli pop dei Foo Fighters), in cui si flirta con raffinati arrangiamenti sintetici come in “Skylight” o si scherza con melodie flamenco come in “Spanish Radio”.
Anche se gli episodi forse destinati al successo radiofonico sono quelli meno ambiziosi, come l'allegro power-pop alla Weezer di “Woo Woo” o “Black Chandelier”, che si avvicina pericolosamente allo stile degli ultimi Kings of Leon e Band of Horses.
A conti fatti “Opposites” è una prova superata a metà, un lavoro che se non altro tenta di tracciare nuove direzioni per la band scozzese, riuscendoci solo in parte, confermandone le potenzialità ma al contempo i (tanti) limiti.
22/02/2013
The Sand At The Core Of Our Bones
1. Different People
2. Black Chandelier
3. Sounds Like Balloons
4. Opposite
5. The Joke's On Us
6. Biblical
7. A Girl And His Cat
8. The Fog
9. Little Hospitals
10. The Thaw
The Land at the End of Our Toes
1. Stingin' Belle
2. Modern Magic Formula
3. Spanish Radio
4. Victory Over the Sun
5. Pocket
6. Trumpet Or Tap
7. Skylight
8. Accident Without Emergency
9. Woo Woo
10. Picture A Knife Fight