North Sea Radio Orchestra

Dronne

2016 (Household Mark/Domino)
chamber-folk-pop,neoclassical

Avevamo lasciato Craig Fortman alle prese con il suo progetto Arch Garrison, ma nel mentre la sua arte veniva messa a disposizione di un'iniziativa che coinvolgeva non solo la sua formazione North Sea Radio Orchestra, ma anche Pascal Comelade, l’ex-Cardiacs William D. Drake, l’ex-Henry Cow John Greaves, Elise Caron e Silvain Vanot.

Questo ricco e talentuoso insieme di musicisti si è esibito al festival di Lyon (Les Nuits De Fourviere) con un concerto-tributo a Robert Wyatt, quest’ultimo evento causa primaria di questa nuova avventura dell’ensemble inglese, che partendo dalla rielaborazione di un brano tratto dall’album “Old Rottenhat”, ovvero “The British Road”, aggiunge un nuovo interessante capitolo discografico, accantonando le malinconiche esuberanze del precedente album del 2011 (“I A Moon”) in favore di una sinfonia folk-classic dai toni pastorali e dalle sonorità cristalline.

Non v’è traccia delle effusioni psichedeliche di “I Will Be A Pilgrim”, anche se esse giacciono dolenti e pronte a sconvolgere i piani di quello che sarà ricordato come l’album neo-folk della North Sea Radio Orchestra. Non è un caso infatti che nella title track si agitino effluvi sonori che citano gli Spiritualized. Quella linea sottile che ha già messo in contatto gli Espers ai Books, o la Penguin Cafè Orchestra al kraut-rock, è la costante creativa che tiene ben salda la raffinata mistura di folk, neoclassica, elettronica e psichedelia in salsa Canterbury.

Improvvisazione e rigore si alternano ciclicamente con stravaganze sonore ed eccentricità armoniche, partorendo affreschi sonori dalle molteplici chiavi di lettura (“Dinosaurus Rex pt 1”), ma anche inattese pagine di pop anticonformista, come il delizioso concentrato armonico di “Vishnu Schist” caratterizzato anche dalla performance vocale più intensa e suggestiva dell’album, un dream-pop dalle connotazioni folk e classichegianti  che somiglia a una moderna “Moonlight Shadow”.
“Dronne” celebra le migliori istanze del chamber-pop preferendo toni bucolici e classico-orchestrali alla maniera della gia citata Penguin Cafè Orchestra, lo fa concedendosi al pubblico senza rinunciare a quell’insana e pregevole anomalia compositiva che dona al tutto un raffinato e atipico fascino atemporale.

Complesso e articolato, l’album dispensa delicati bozzetti strumentali dai tratti prog-folk e medievali (“Arcade”), preziose architetture chitarristiche (“Guitar Miniature No 4”), soundscape (“Dinosaurus Rex Pt 2”), fragili folk-song  (“Queen Of All the Day And Night”) ed elegie introspettive e tenebrose (“Alsace Lorraine”), il tutto orchestrato con una cura del dettaglio che rende leggiadra e fruibile una materia ricca e complessa.
“Dronne” non è solo l’ennesimo gioiellino in casa North Sea Radio Orchestra, ma anche il più accessibile e festoso album della loro carriera, un atipico progetto discografico che difficilmente toglierete dal vostro lettore cd.

02/10/2016

Tracklist

  1. Arcade
  2. Vishnu Schist
  3. The British Road
  4. Guitar Miniature No. 4
  5. Queen Of All The Day And Night
  6. Dronne
  7. Alsace Lorraine
  8. Dinosaurus Rex, Pt. 1
  9. Dinosaurus Rex, Pt. 2
  10. The British Road (Radio Edit)




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