Yves Tumor

Serpent Music

2016 (PAN)
sound-collage, beatmaker, experimental

Deve averle viste davvero tutte Sean Bowie, polistrumentista di Knoxville, Tennessee, tra i più virtuosi giullari del giro di Chino Amobi della NON Records, e tra i primissimi a collaborare con Mykki Blanco nell’ormai lontano 2012. Negli ultimi sette anni Bowie ha girato mezzo mondo, spostandosi di continuo da San Diego a Los Angeles, passando per Lipsia e Berlino, prima di trovare sistemazione a Torino. Il musicista americano non si è fermato un attimo, immerso nei suoi tanti pseudomini come Bekelé Berhanu, Rahel Ali, Shanti, Teams, ma soprattutto nei suoi tanti progetti a due, vedi Teamm Jordann con Daytime Television, e Bodyguard allestito in compagnia di quel mattacchione di James Ferraro.

Sean ha frullato e sperimentato di tutto: r&b, hip hop, chillwave, wonky, vaporwave, e chi più ne ha più ne metta. Per farsi un’idea del suo sterminato dinamismo, basta mettere sul piatto il recente patchwork “TA1 (bcr riff mixtape)” a nome Trump$America prodotto con l'amico Lee Bannon. La sua musica è un irrefrenabile sound-collage di stili e umori diversissimi, talvolta estremamente difficili da inquadrare. Nelle sue contorte partiture sonore domina uno spirito turbato e melanconico. Ad arricchire poi il tutto è l’amore viscerale per la musica soul patinata, e per certe laccature degne delle migliori colonne sonore del cinema erotico dei Settanta. Il recente incontro con Bill Kouligas di PAN ha inoltre amplificato la capacità di Bowie di slegarsi spesso e volentieri da qualsiasi convenzione. Parimenti, l’amore incondizionato e dichiarato a più riprese per la musica industrial, i Throbbing Gristle e la darkwave tutta ha fornito quel background necessario per il raggiungimento ultimo di una formula di certo insolita, ma a suo modo più compiuta. E sono proprio queste ultime stuzzicanti premesse a caratterizzare l'artista nei panni di Yves Tumor.

Abbandonato in parte il rumorismo ambient dell’esordio autoprodotto sotto tale moniker nel 2015, intitolato “When Man Fails You”, con “Serpent Music” Bowie racchiude le soluzioni più intimiste messe accuratamente da parte negli ultimi tre anni, come da lui stesso dichiarato sul sito ufficiale della PAN: “Le canzoni provengono da un luogo emotivo e vulnerabile. Sono molto vicine alla mia persona e sono stato molto cauto su come avrei dovuto presentarle al mondo”; parole importanti, che mettono in luce la natura estremamente profonda e introspettiva di questo suo secondo lavoro.

“Serpent Music” è dunque un album ricco di intriganti tessiture elettroniche, sample e field recordings dal risvolto lisergico. Si comincia con l’eleganza soul del binomio iniziale “Devout/The Feeling When You Walk Away”, che dona luce e sensualità, e si continua con le successive “Dajjal” e “Role In Creation”, che mettono in bella mostra una certa abilità come beatmaker e un esotismo antico degno del Kieran Hebden più contaminato. Mentre al centro del piatto “Serpent I” e “Serpent II” inducono al totale smarrimento attraverso uno sciamanesimo strumentale che sa tanto di rito voodoo e tetro esoterismo industrial. Ma il buon Sean è innanzitutto uno sperimentatore attento alle derive del momento, e a dimostrarlo è una traccia come “Broke In”, a metà strada tra glitch e wonky.
Il richiamo di una certa ritualità orientale appagante trova invece spazio in “Spirit In Prison”; così come la base di “Face Of A Demon” potrebbe tornare utile per qualche futura deriva hip-hop, prima che gli otto minuti esatti di registrazioni ambientali della conclusiva “Perdition” mettano in pace i sensi, con tanto di ruscelli campionati misti a corvi e cori sacri.

“Serpent Music” è un album stravagante, visionario, alla sua maniera folle e a tratti profondissimo. Un collage ambiguo e vibrante che lascia inevitabilmente il segno, nel solco della migliore “tradizione” PAN.

11/01/2017

Tracklist

  1. Devout
  2. The Feeling When You Walk Away
  3. Dajjal
  4. Role In Creation              
  5. Serpent I            
  6. Serpent II          
  7. Broke In featuring Oxhy
  8. Seed   
  9. Spirit In Prison 
  10. Cherish
  11. Face Of A Demon          
  12. Perdition

Yves Tumor sul web