Tiny Vipers

Laughter

2017 (Ba Da Bing)
songwriter, avantgarde

Jesy "Tiny Vipers" Fortino ha sempre intervallato e liberamente mischiato il suo songwriting dimesso e crepuscolare a una forma estesa di soundpainting. Lo aveva già dimostrato uno dei suoi primi lavori, il mini "Empire Prism" (2007). Una decade dopo, "Laughter" è un disco encomiabile sulla carta per le sue intenzioni nuovamente pseudo-avanguardiste, ma poco o nulla musicale in primis per via di un suono povero, croce e delizia dell'opera.

"Boarding Charon's Boat" è poco più d'un breve incompiuto a base di ronzii e vocalizzi in stile Fursaxa. "Crossing The River Of Yourself" girella a caso in una sciatta musica zen per tastiera amatoriale, una toccatina senz'anima e qualche effetto sonoro (tuoni e fruscii che suonano più interessanti del resto, segno che forse Fortino dovrebbe darsi alla musica elettroacustica), e fa comunella con i dieci minuti di "Living On A Curve", musica stocastica fatta a tentoni, tra le luminescenze dell'organo e un synth circolare approssimativo, una bozza di raga elettronico.

La sua voce si fa sentire appena per "K.I.S.S.", inquietante alla Badalamenti con qualche vagito angelico Patti Smith-iano e una nuova tempesta in sottofondo. I quattordici minuti della title track sono un altro raga ambientale lento ma già più denso, horror, anche se il sovrappiù di riverberi dà l'impressione che l'autrice necessiti di riempire gli spazi, più che creare tensione. E buoni cinque minuti ne potevano essere decurtati.

Davvero sottotono il ritorno di Fortino a otto anni dal valente "Life On Earth" (2009), dopo un silenzio interrotto dalla collaborazione felice con la sorella artistica Grouper a nome Mirrorring (2012), come pure dalla partecipazione, terzo volume (2015), alla serie "Ambience" che replica sui generis i quattro classici di Brian Eno. Frettoloso e impreciso, indovina la qualità archeologica da demotape laddove sbaglia nella sua fredda ridondanza, l'indecisione nello sfruttare i mezzi stilistici e pragmatici, lo scarso equilibrio. Rafael Anton Irisarri co-produce con coscienza ma non riscatta la mollezza di fondo.

16/05/2017

Tracklist

  1. Boarding Charon's Boat
  2. Crossing The River of Yourself
  3. Living On A Curve
  4. K.I.S.S.
  5. The Summoning Of Moments
  6. Laughter

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