Appunti sparsi, amabilmente disordinati e disadornati, “Gap Species” è un pregevole dietro le quinte di una delle formazioni più affascinanti ed enigmatiche del panorama contemporaneo. La North Sea Radio Orchestra è un collettivo musicale con sede a Londra, che ama esibirsi in chiese e biblioteche utilizzando una formazione estendibile fino a 20 elementi. L’approccio creativo è affine al prog anni 70 o alle esternazioni del Frank Zappa di “Studio Tan”, “Orchestral Favorites” e “Jazz From Hell”.
Graig Fortman è l’impavido condottiero pronto ad accogliere nel progetto valorosi reduci del prog-punk (Cardiacs), intraprendenti eroi del rock canterburiano (Henry Cow) e prog-rocker contemporanei (Knifeworld), nello stesso tempo solerte nel dichiarare senza timore il suo amore incondizionato per i Genesis dell’era Gabriel.
Folk-prog, neoclassical, modern pastoral, neo-kraut, sono solo alcuni dei termini usati per descrivere una musica che a tutti gli effetti si può racchiudere nell’accezione più ampia possibile di chamber-music.
“Gap Species” è un album che racchiude registrazioni effettuate tra il 1998 e il 2006 (ovvero dopo lo scioglimento del gruppo pop Shrubbies), brani inediti o registrazioni embrionali di tracce incluse nei primi album della North Sea Radio Orchestra.
Sono eleganti bozzetti strumentali dal ricco e complesso intreccio armonico, ora arrangiati con vibrafoni e tastiere vintage (“L.U.C.A.”), ora timorosamente affini al cantautorato avant-folk (“The Flower”), perfino timidi nel loro approccio modern-classical (“Lyonesse”).
Tra deliziosi arpeggi, scampoli di musica polifonica, melodie simmetriche, organi e clarinetti pronti a dialogare con violini e fiati, geometrie ritmiche mai possenti eppur articolate, la North Sea Radio Orchestra regala al pubblico un diario di appunti privati, pronto a svelare le prime grazie di “Move Eastward Happy Earth” (brano poi rielaborato per l’album “Birds”), mettendo altresì in evidenza affinità elettive con la Penguin Café Orchestra (“Music For Two Clarinets And Piano”), e suggestioni avantgarde che da sole valgono l’acquisto di questo prezioso documento sonoro (“Stations Green”, “Gap Species”).
13/07/2019