Jorja Smith è viva e lotta con noi. Questo perlomeno sembra il messaggio insito in "Be Right Back", terzo Ep in carriera ideato per raccogliere vari pezzi incisi nel corso dei tre anni che ci separano dall'uscita di "
Lost & Found". Di certo Jorja non è una che sta ferma; tra singoli sparsi, collaborazioni e
incursioni nel jazz, la giovane britannica pare trovare sempre un modo per esercitare il suo inconfondibile timbro vocale. Ancora associata al marchio FAMM, e quindi tutto sommato slegata dai grossi giri manageriali, la ragazza continua a esplorare il mercato discografico a piacimento, mostrando un'innata
coolness che poi fa parte integrante sia della sua scrittura che del modo di fare e dell'uso della voce.
Certo, a questo giro Jorja ha misteriosamente lasciato fuori le collaborazioni con Burna Boy ("Be Honest") e Popcaan ("Come Over") - due dei pezzi più moderni e solari da lei mai incisi e che le avevano consentito anche un po' di rotazione radiofonica in Inghilterra.
Con "Be Right Back", insomma, si torna esattamente dalle parti dell'esordio: un soul moderno e popolare intriso di echi
dub, al contempo stradaiolo ed elegantemente nostalgico, fatto apposta per appagare una precisa fetta di pubblico. La produzione è spesso stringata al minimo, con qualche parca incursione appena di elettronica qua e là: come da copione, il tutto è congegnato per dare risalto al piatto forte della voce.
Difficile comunque resistere all'andamento di "Addicted", increspata in sottofondo da un delicato nervosismo anni 90, o anche agli eleganti echi
trip-hop alla
Hooverphonic di "Gone". Assieme alla
rapper anglo-nigeriana Shaybo, Jorja infila con "Bussdown" un torbido inno femminista a ritmo di dub - e un buffo videoclip d'accompagnamento.
In un certo senso, "Be Right Back" insiste quasi cocciutamente su tutto quello che già conosciamo; lo spirito di
Amy Winehouse rivive nelle chitarre in primo piano di "Time" e "Home", mentre "Burn" offre un vago tocco di bossa nova. E se l'intenso incedere di "Digging" lascia quasi pensare a qualche rock band britannica anni 90, l'esangue "Weekend" riporta tutto a casa con un flemmatico tocco di saggezza popolare.
C'è da sperare che al prossimo giro Jorja trovi il modo di dare una vera sterzata al proprio stile, perché il suo potenziale rimane impossibile ignorare. Ma del resto il titolo parlava chiaro: torno presto. Noi aspettiamo.
15/06/2021