Richard Ashcroft

Acoustic Hymns Vol. 1

2021 (BMG)
acoustic-rock, chamber-pop

Richard Ashcroft è indiscutibilmente una leggenda, di conseguenza le sue canzoni hanno ormai percorso molta strada nella psiche dei numerosi fan e dell'altrettanto nutrita schiera di utilizzatori occasionali. Basterebbe già solo estrarre una manciata di brani da "Urban Hymns" dei Verve e verificarne fama e apprezzamento oggettivo. Rivederle e reinterpretarle in chiave acustica - scopo principale di questa pubblicazione - è quindi un approccio destinato certamente a dividere l'opinione.
L'uscita comprende parte dei più grandi successi sgorgati dalla sua nobile penna, sia nel corso della carriera con i Verve che dal significativo percorso solista.
Il ruolo di opener non poteva che essere assegnato a "Bittersweet Symphony", brano per il quale non servono preamboli, qui ripreso con ulteriori sfumature che ne elevano l'essenza armonica grazie alle note pizzicate del banjo.

Discorso analogo vale per "A Song For The Lovers", di gran lunga la miglior rivisitazione proposta, traccia nella quale l'atmosfera sinfonica dell'originale è guidata in una direzione completamente esclusiva. L'uso degli ottoni trasporta l'immagine sonora nel mondo dello spaghetti western; strade polverose mosse dal vento, cantine buie e l'onnipresente senso di violenza imminente: brano epico, portato a un livello successivo.
L'asticella è molto alta e sono inevitabili le difficoltà nel garantire lo stesso standard per tutta la durata. "Sonnet", "Weeping Willow" e "Lucky Man", pur conservando l'imperitura bellezza che nessun nuovo arrangiamento potrà mai scalfire, risultano un po' soggiogate da versioni acustiche troppo simili all'originale. La condizione non muta per "This Thing Called Life", che nonostante si rilevi una completa rielaborazione, non lascia emergere alcun nuovo aspetto che non sia stato già apprezzato.

Al contrario, l'ottima "Break The Night With Colour", uno dei cavalli di battaglia dell'Ashcroft solista, beneficia di una produzione più asciutta, arrangiamento che consente alla straordinaria melodia e alla penetrante voce del cantautore di Wigan - con gli anni diventata inevitabilmente più calda - di brillare forse anche più che nella versione già edita.
Un altro dei piaceri regalati da questo disco è l'aver concesso alcuni importanti dettagli extramusicali. Ad esempio, si apprende che "C'mon People (We're Making It Now)" - dal suo debutto solista "Alone With Everybody" - è qui presentata nell'autorevole duetto con l'amico fraterno Liam Gallagher perché amata da quest'ultimo fin da quando Richard gliela suonò al pianoforte in qualche luogo dell'isola di Maiorca, nel lontano 1998, ovvero constatare che proprio questa nuova interpretazione di "Bittersweet Symphony" è stata il vero catalizzatore che ha portato alla risoluzione dell'annosa disputa legale con Mick Jagger e Keith Richards sui crediti di scrittura, una controversia che non aveva nulla a che fare con i desideri degli artisti ma solo con l'avidità della casa discografica.
L'album si chiude con la stessa forza con cui si apre. In "The Drugs Don't Work" è conservata tutta l'eccellente orchestrazione, con arrangiamenti per archi registrati agli Abbey Road Studios. Il prodotto è piacevolmente alleggerito, cosicché gli elementi predominanti restino la voce e il pianoforte: un efficace tocco di classe che dà quasi la sensazione di assistere a una sessione privata.

"Acoustic Hymns Vol. 1" è un disco coraggioso, un primo ritratto della dorata carriera di Richard Ashcroft osservato da una finestra affacciata su un affascinante universo parallelo, simile in alcuni aspetti, diverso per altri.
Questa raccolta non è abbastanza inedita da attirare nuovo pubblico e non è nemmeno il classico "Best Of". In quanto tale, è molto probabile che il gradimento maggiore potrà pervenire dalle consistenti legioni di fan devoti, ma i due messaggi principali che emergono ascoltando questi nuovi adattamenti è come abbiano resistito senza alcuna difficoltà alla prova del tempo e quanto Ashcroft meriti, in assoluto, un posto tra i cantautori più importanti degli ultimi decenni.

03/11/2021

Tracklist

  1. Bittersweet Symphony
  2. A Song For The Lovers
  3. Sonnet
  4. C'mon People (We're Making It Now) feat. Liam Gallagher
  5. Weeping Willow
  6. Lucky Man
  7. This Thing Called Life
  8. Space & Time
  9. Velvet Morning
  10. Break The Night With Colour
  11. One Day
  12. The Drugs Don't Work

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