julie - My Anti-Aircraft Friend

2024 (Atlantic)
alt-rock, post-grunge, nu-gaze

Secondo chi scrive, i julie sono – insieme ai Been Stellar - la rock band americana con il miglior album d’esordio pubblicato nel 2024. Due formazioni in rappresentanza delle due coste degli Stati Uniti: i Been Stellar sono di New York, i julie (amano scriverlo tutto minuscolo) arrivano invece da Orange County, California. Si tratta di un trio formato da Keyan Pourzand (chitarra e voce), Alexandria Elizabeth (basso, voce e punto focale nell’estetica del gruppo) e Dillon Lee (batteria). Il primo singolo, “Flutter”, risale al 2020, un anno più tardi trovò un seguito nell’Ep “Pushing Daisies”, lavori sufficienti non soltanto per attirare l’attenzione di un pubblico via via crescente, ma anche per materializzare il primo contratto discografico, firmato per la Atlantic Records.

Ma è con “Catalogue”, verso la fine del 2023, che i tre giovani musicisti iniziano a smuovere le acque anche oltre confine, un singolo che porta in dotazione un sound di decisa derivazione Sonic Youth e che fa accostare i julie a molte band con voce femminile che spopolavano nella scena alternative-rock anni Novanta (Breeders ed Elastica sono le prime che vengono in mente, a livello di prossimità stilistica). Insomma, “Catalogue” diventa il miglior biglietto da visita possibile per anticipare, e aprire, il primo album dei losangelini, “My Anti-Aircraft Friend”, il quale conferma il mix sino a quel momento proposto, anzi, addirittura lo ampia. Basti l’ascolto della traccia successiva, “Tenebrist”, che catapulta l’ascoltatore nel mood e in quella forma di cantato dinoccolato, mezzo svogliato, tipico dei Dinosaur Jr..

L’atteggiamento indie-slacker è del resto una delle costanti dell’intero disco, il quale mostra altre influenze importanti nelle spire shoegaze dei My Bloody Valentine, evidenti fonti d’ispirazione per la scrittura di “Clairbourne Practice”, e nel grunge, versante Nirvana, omaggiato nella sequenza “Ill Cook My Own Meals”/ “Piano Instrumental”, composta dopo aver ben metabolizzato evergreen quali “Heart-Shaped Box” e “Something In The Way”. Un bel frullatore, che sbalza tutti trent’anni indietro nel tempo, risultato mai semplice da ottenere: replicare in maniera calligrafica certi suoni significa studio, applicazione, ricerca delle giuste sequenze chitarra/ amplificatore/ effetti. Sono in tanti a provarci, ma soltanto in pochissimi possono permettersi di catturare l’attenzione generando - tre decenni dopo - canzoni ancora in grado di impressionare. Ottimo lavoro ragazzi. Buona la prima.

28/12/2024

Tracklist

  1. Catalogue
  2. Tenebrist
  3. Very Little Effort
  4. Clairbourne Practice
  5. Knob
  6. Thread, Stitch
  7. Feminine Adornments
  8. Ill Cook My Own Meals
  9. Piano Instrumental
  10. Stuck In A Car With Angels