Dream Theater

Parasomnia

2025 (InsideOut)
progressive metal

L'annuncio del ritorno di Mike Portnoy ha fatto sperare in una nuova possibile vita per i Dream Theater, band che non ha mai avuto nel cambiamento il suo punto di forza. Ad ogni modo, il ritorno di uno dei fondatori del gruppo ha aumentato vertiginosamente l’hype del nuovo “Parasomnia”, sedicesimo capitolo della loro discografia. Portnoy ha effettivamente portato alcuni cambiamenti rispetto al sound dell’era Mangini, ma questi non rappresentano di certo un tentativo generale di innovazione, semmai sembrano - più che altro - un (prevedibile) ritorno alle sonorità oscure degli ultimi dischi antecedenti l'abbandono del fondatore (“Systematic Chaos" e “Black Clouds & Silver Linings”).

“Parasomnia” non è in assoluto una delusione, ma è anche un'occasione mancata, nel senso che era proprio questo il momento per la band di Petrucci di osare un po’ di più, approfondendo le atmosfere oscure predilette da Portnoy, provando nuove strade possibili, evitando di ripetere eccessivamente come hanno fatto negli ultimi decenni. Stavolta sono presenti tanti riff accattivanti di Petrucci, dal primo singolo “Night Terror” al secondo, “A Broken Man”, che attacca con una intro ossessiva e potente come i Dream Theater non ne scrivevano da anni. Purtroppo. è proprio quest’ultimo brano a rappresentare pregi e difetti della band che di fronte a un tema forte (lo shock di un soldato tornato dalla guerra) e un inizio cupo e aggressivo si perde dal minuto 5.55 in un assolo strumentale quasi da sala da ballo rock'n'roll, che sembra buttato lì come in un taglia e cuci finito male. Un peccato che tanto talento venga a volte sprecato in inutili onanismi.

Non male “Midnight Messiah”, un tuffo nel passato e nelle sonorità thrash dei Metallica; anche “Bend The Clock” è una buona ballata come i Dream Theater non ne pubblicavano da tempo (forse dai tempi della strappalacrime “The Best Of Times”). “The Shadow Man Incident” supera addirittura i diciannove minuti, quindi potenzialmente una manna dal cielo per gli appassionati delle suite progressive e certamente lo sarà per tutti i fan della band (seppur non ci sia nulla di paragonabile a "Octavarium") e in generale per i fan del prog.

Se l’obiettivo dei Dream Theater era quello di rinsaldare quel legame sentimentale con i propri fan che si era perso, a poco a poco, negli ultimi anni, probabilmente “Parasomnia” è l'album giusto. Nulla di davvero eclatante, nulla di nuovo, ma un Lp adatto (forse) per una nuova, duratura luna di miele.

11/03/2025

Tracklist

  1. In The Arms Of Morpheus
  2. Night Terror
  3. A Broken Man
  4. Dead Asleep
  5. Midnight Messiah
  6. Are We Dreaming?
  7. Bend The Clock
  8. The Shadow Man Incident


Dream Theater sul web