Chris Rea

Josephine

Chris Rea - Josephine



(Videoclip della versione 45 giri, 1985)

Chris Rea è un autore negletto dalla critica rock, che non gli ha mai riconosciuto alcuna credibilità, al punto che è persino difficile rintracciare recensioni di suoi dischi: ancor più che stroncato, l'artista è stato del tutto ignorato, a dispetto del notevole successo riscosso fra la seconda metà degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta in tutta l'Europa.
La sua musica è probabilmente considerata troppo morbida e innocua, se non derivativa, visti i paragoni che spesso si fanno fra l'artista e altri suoi colleghi più blasonati, al punto di distorcere la cronologia degli eventi: c'è per esempio chi lo indica come un mansueto discepolo di Mark Knopfler, ignorando probabilmente che il debutto dei Dire Straits, con l'album omonimo, e quello di Rea, con "Whatever Happened To Benny Santini?", risalgono entrambi al 1978. Al massimo si tratta insomma di fonti comuni fra i due, in particolare Eric Clapton e J.J. Cale (Knopfler poi virava verso il country tramite Chet Atkins, mentre Rea verso il blues contaminato di Ry Cooder).

Per la competenza che ha sempre mostrato negli arrangiamenti e nella produzione, le atmosfere delicate, esotiche e suadenti che i suoi brani riuscivano a evocare, ma anche per l'insospettabile varietà di sfumature coperte, Rea vanta in realtà un posto d'onore nella musica britannica degli anni Ottanta, essendo stato l'esponente di punta del soft rock locale.
Rea è un artigiano della canzone: realizza oggetti poco appariscenti, a cui per abitudine non si riconosce genialità o inventiva, il cui utilizzo viene dato quasi per scontato, ma che a un esame più attento sono creati con maniacale cura per il dettaglio e il cui funzionamento non si inceppa mai. Il pezzo che più di tutti incarna questo suo aspetto è "Josephine", uno dei suoi più noti.

In ambito pop e rock, gli artisti sono solitamente piuttosto restii a rivisitare i propri brani: escludendo le esecuzioni dal vivo, che fanno ovviamente discorso a parte, un'eventuale nuova incisione in studio di una canzone già nota è spesso vista con sospetto, come indicazione che la benzina è agli sgoccioli. Una volta tanto non si tratta di uno stereotipo fuorviante: è effettivamente raro che le nuove versioni si rivelino all'altezza, anche solo per tutto ciò che le versioni originali si portano dietro a livello simbolico e/o di abitudine all'ascolto.
Ebbene, Chris Rea è un artista che ha rivisitato il proprio repertorio innumerevoli volte e nonostante lo abbia fatto a causa delle pressioni delle sue case discografiche (da cui si è liberato negli anni Duemila, diventando un artista indipendente), i risultati non hanno mai deluso: la sua capacità di manipolare gli arrangiamenti in vesti piuttosto distanti fra loro, mantenendo intatto l'impatto originario, è qualcosa di raro.
"Josephine" è la sua canzone più importante da questo punto di vista, perché ne esistono la bellezza di sei versioni in studio. Di quanti altri classici pop-rock si conoscono sei versioni ufficiali, tutte perfettamente riuscite?

Quella che segue è una veloce guida per districarsi nel loro ascolto (ce n'è una simile su Wikipedia, ma è incompleta e fa confusione fra le diverse registrazioni e i vari editing delle stesse).
"Josephine" viene registrata per la prima volta nel dicembre del 1984 e pubblicata il maggio successivo come parte dell'album "Shamrock Diaries". La canzone è una dedica d'amore alla figlia di Rea, nata nel 1983.
Questa prima versione dura 4'26" ed è caratterizzata da un taglio intimista, con una sezione ritmica trattenuta (per quasi due minuti la batteria utilizza solo cassa), chitarre acustiche di estrazione folk e tastiere jazz fusion d'atmosfera, per poi liberarsi a partire da 3'34" in un assolo di pianoforte a coda dal groove funk.

Nel giugno 1985 il brano viene pubblicato come 45 giri, in una nuova versione di 3'35". Pur rimanendo un midtempo tendente al lento, con un approccio molto pacato, l'arrangiamento si sposta in area heartland rock: nessuno avrebbe battuto ciglio se un brano del genere l'avesse pubblicato Tom Petty, per non parlare di quanto anticipasse le sonorità dei War On Drugs (ascoltatela in sequenza alla loro "Disappearing"). In contemporanea esce il videoclip della canzone, che utilizza questa stessa versione, pur vantando un'introduzione più lunga, che ne porta la durata a 3'52".

Nel 1987 esce una nuova versione su 45 giri per il mercato europeo. Sul disco compare la scritta "Version lounge", benché in seguito diverrà più nota come "La version française" o "French Edit". La durata è di 5'39" e l'arrangiamento è caratterizzato da una lunga introduzione strumentale, con una batteria assimilabile a quelle della prima musica house e un caratteristico groove di chitarra funky. Questa versione diventerà molto popolare nelle discoteche di Ibiza.
Ne esistono sia un editing accorciato a 3'56", sia uno allungato a 7'08" (in ambo i casi agendo sull'introduzione), ma si tratta sempre della stessa registrazione.

Nel 1988 esce l'album "New Light Through Old Windows", con una scaletta che per dodici tredicesimi è composta da brani provenienti dai suoi album precedenti, registrati ex novo. Fra questi c'è la versione più nota di "Josephine": dura 4'34" ed è quella che aderisce maggiormente ai canoni del soft rock anni Ottanta, con le sue coltri di archi sintetizzati.

L'album esce anche negli Stati Uniti, in due edizioni: quella della Atco, identica all'europea, e quella della Geffen, che accorcia la scaletta a dieci canzoni e contiene ancora un'altra "Josephine": 4'17" di durata, è la versione più accelerata della canzone, con 123 battiti al minuto. Se anche in altre incarnazioni del brano si può rintracciare un'influenza di Bernard Edwards degli Chic sulla linea di basso, l'elemento non è mai evidente come in questa occasione.

Per vent'anni le sopraccitate rimarranno le ultime versioni incise dal cantante, fino a quando nel 2008 l'etichetta tedesca Edel pubblica "Fool If You Think It's Over" (sottotitolo: "The Definitive Greatest Hits"), che contiene in parte materiale già edito e in parte rivisitazioni di vecchi successi, fra le quali l'ultima "Josephine" di cui a oggi si abbia notizia: è grosso modo una variazione sulle versioni del 1988, fatto salvo un intermezzo in cui il cantante aggiorna il testo alla situazione del momento, con la ragazza che è cresciuta e se n'è andata di casa (questa aggiunta era invero già apparsa nel 2006, nell'album "The Road To Hell & Back", unico disco dal vivo ufficiale di Rea, che contiene una "Josephine" particolarmente lenta, col cantante che si accompagna al bangio).

Dove rintracciare cosa:
- la versione originale e la prima versione su 45 giri sono contenute nella "Deluxe Edition" dell'album "Shamrock Diaries" (Magnet, 2019);
- "La version française" compare nella "Deluxe Edition" dell'album "Dancing With Strangers" (Magnet, 2019);
- la versione di "New Light Through Old Windows" compare nell'album in questione, che sul mercato europeo non viene ristampato dal 1992, ma si rintraccia ancora senza particolari problemi;
- l'edizione Geffen dello stesso album è invece più difficile da rimediare: fortunatamente la sua versione del brano è comodamente contenuta nella "Deluxe Edition" dell'album "Road To Hell" (Magnet, 2019).

Chi preferisse lo streaming, troverà nell'apposita sezione una playlist Spotify creata dall'account di OndaRock, contenente tutte le versioni.

There's rain on my window
But I'm thinking of you
Tears on my pillow
But I will come through
Josephine, I'll send you all my love
And every single step I take
I take for you
Josephine

There's a storm on my radar
But I can still fly
And you are the reason
The blue in my sky
Josephine

A life without meaning
I was walking away
In the coldest of winters
Night becomes day
Josephine, I'll send you all my love
And every single step I take
I take for you
Josephine

Discografia



Autore: Chris Rea

Versione originale, dall'album "Shamrock Diaries"
Produttori: Chris Rea, David Richards
Etichetta: Magnet
Pubblicazione: 17 maggio 1985
Durata: 4'26''

Prima versione 45 giri
Produttori: Chris Rea, David Richards
Etichetta: Magnet
Pubblicazione: 22 giugno 1985
Durata: 3'35''

Seconda versione 45 giri: Version lounge (aka La version française)
Produttore: Chris Rea
Etichetta: Magnet
Pubblicazione: 1987
Durata: 5'39''

Versione dall'album "New Light Through Old Windows"
Produttori: Chris Rea, Jon Kelly
Etichetta: Wea
Pubblicazione: 17 ottobre 1988
Durata: 4'34''

Versione dall'edizione Geffen dell'album "New Light Through Old Windows"
Produttori: Chris Rea, Jon Kelly
Etichetta: Geffen
Pubblicazione: 1988
Durata: 4'17''

Versione dall'album "Fool If You Think It's Over: The Definitive Greatest Hits"
Produttore: Chris Rea
Etichetta: Edel
Pubblicazione: 29 settembre 2008
Durata: 3'58''

Bonus - versione dal vivo, dall'album "The Road To Hell & Back"
Produttore: Simon Honywill
Etichetta: Polydor
Pubblicazione: 2006
Durata: 5'08''
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