Si può ben presentare questa nuova puntata di OndaDrops come un riuscito esperimento di contaminazione tra il sito e il suo forum, da sempre entità indipendente e vulcanica. In questo caso tutto nasce da un semplice thread, luogo di riunione di una microcomunità forumistica, dalla quale poi si è addirittura formato un blog, cresciuta in questi anni intorno a un mondo musicale ben preciso, coagulato intorno al caratteristico nome di "Canzonette", etichetta ideata per l'occasione. La redazione non c'entra, ma non ci interessa continuare a mantenere confini che non esistono più da tempo: ci basta la passione con cui questi ragazzi (più o meno cresciuti) hanno seguito una scena caotica e trasandata, tutta riassunta in questa freschissima e chiassosa compilation di brani inediti. Passiamo ora la parola a loro, che ci presenteranno questa puntata di OndaDrops e ci introdurranno ai suoi partecipanti.
“Canzonette” è semplicemente un termine contenitore per tutte le band garage, punk, power-pop e dintorni degli anni Duemila, un termine scherzoso nato in chat tra amici che non ha alcuna velleità di definire un genere, tracciarne le origini e l’evoluzione, tantomeno di farlo per uno stile musicale che va avanti da cinquant’anni. Nella sua storia, il garage ha funzionato come una spugna: partito dagli scantinati americani, nei quali gruppetti amatoriali rubavano gli accordi agli Stones, ha assorbito man mano elementi surf, psych, punk, blues tradizionale, rockabilly, power-pop e quant’altro. Stabile fino ad oggi è rimasto lo spirito diretto, rock’n’roll, casinaro e festaiolo che l’ha animato fin dall’inizio.
Nel nostro caso il termine “canzonette” è servito per distinguere tra l’approccio quasi noise che sembrava andare per la maggiore, nello specifico la bolla shit-gaze del 2007-2008, con uno più leggero e pop che stava affiorando. Nel 2008, infatti, con gli esordi di personaggi quali Nobunny, Barbaras, Gentleman Jesse, Jeffrey Novak, Shannon & The Clams, Thee Makeout Party, si poteva vedere una svolta piuttosto netta verso le origini più fresche e scanzonate, a riaffiorare erano soprattutto gli anni Sessanta, i gruppi femminili spectoriani, i Beach Boys e i Ramones più nostalgici.
Da quel momento in poi il termine “canzonette” ha funzionato come etichetta per tutte le band arrivate in scia e che hanno dato vita a un processo di rinnovamento fondamentale per tenere sempre viva l’attenzione e stimolare la ricerca di pepite nascoste. In questi anni non sono assolutamente mancate le occasioni per esaltarsi grazie a un esordio, un ritorno o un disco inatteso da mandare in repeat tutta l’estate. A distanza di qualche anno la situazione è rimasta più o meno la stessa: tanti gruppi si sono sciolti, molti di più si sono formati e qualcuno sembra sul punto di fare il grande salto (Ty Segall e Mikal Cronin forse l’hanno già fatto).
Con "Un Mondo Di Canzonette" non abbiamo quindi intenti enciclopedici o di sintesi (anche se abbiamo coperto cinque continenti), tutto quello che vogliamo fare è proporvi una bella raccolta di canzoni garage, punk, power-pop e dintorni. Vogliamo davvero a ringraziare tutte le band che ci hanno regalato una canzone, OndaRock che ci ha dato l’idea della compilation e che ci ha lasciato completa libertà d’azione. Un grazie particolare va a Stella Santin per aver disegnato una bellissima copertina, il minimo che possiamo fare è invitarvi a seguire il suo blog: http://allstella.wordpress.com.
Dead Ghosts Quattro canadesi con la passione per il garage, gli anni 60, la bassa fedeltà e la musica c&w. La discografia è già abbondante e include alcuni ottimi singoli, un live e un album omonimo uscito nel 2010 ma è quest'anno che azzeccano il colpo con lo splendido "Can’t Get No".
Los Vigilantes Los Vigilantes sono i portabandiera del rock'n'roll latino nella nostra compilation. Vengono da San Juan, cantano in spagnolo e vanno in giro con altri delinquenti portoricani come i Davila 666 e Las Ardillas, condividendo spesso vari membri delle band. Di questo pericolosissimo trio Los Vigilantes rappresenta la deriva più pop e romantica, dichiarano di amare l'hardcore, i Beatles e gli Stones (c'è una loro cover di "Paint It, Black" nel disco tributo "Their Hispanic Majesties Request"), la new wave punk spagnola, il blues e Michael Jackson ma nei loro dischi (quasi tutti su Slovenly records, l'ultimo è l'Ep "Me Siento Azul" di quest'anno) si sentono forti le radici latine e le basi rock'n'roll.
Good Habits I Good Habits (probabilmente da scrivere col The davanti) sono un trio composto da Jeff Mannix, Molly Enochson e Luke Ferguson e provengono da Iowa City. Alla fine del 2012 hanno pubblicato il loro primo Lp, "Never Leaving", dal quale è tratta "Get Protection". Il loro suono è un rock'n'roll esplosivo che contrappone la voce sguaiata in stile indie anni 90 a un suono chitarristico potente e dinamico. A voler essere sintetici e diretti c'è una sola cosa da dire: il loro disco è una bomba, e se la band non provenisse dall'Iowa ma fosse californiana oggi i tre ragazzi sarebbero tra gli eroi indiscussi del mondo delle canzonette.
Sensibles I Sensibles sono Stella, Giacomo, Gabriele e Filippo e scrivono canzoni tra il punk-rock e il power-pop, i due generi che amano e che li hanno maggiormente influenzati. La band è nata in un'afosa estate padana del 2009 per sfuggire alla noia, divertirsi e tentare di rimorchiare. Dopo vari cambi di line-up e un paio di split nel 2012 registrano e stampano il loro primo 7'' autoprodotto, particolarmente gradito anche "oltre confine" e che gli ha permesso di suonare in Europa e negli USA. Al momento, stanno lavorando al loro primo Lp, che vedrà la luce in autunno. "Confetti Blizzard" è un'anticipazione del disco nuovo, in puro stile Shivvers e con un retrogusto dolce/amaro.
The Midwest Beat Originari della stessa città di "Happy Days", Milwaukee, i Midwest Beat portano in scena dal 2005 la loro personale idea di Americana – tra country movimentato e beat in perfetto stile British Invasion – infarcita di armonie vocali con evidenti richiami a Byrds, Kinks e Zombies. Hanno già all’attivo due Lp, “At The Gates” e “Gone Not Lost”, oltre a una ricca raccolta dei primi singoli ed Ep.
Bingers I Bingers sono una giovane formazione a tre di Chicago, con appena un paio di E alle spalle (tra cui il promettente “Land Lobster”). Si descrivono come “two guitars, drums, whoa-oh-ohs, and ooh-la-lahs” e le loro coordinate spaziano dal garage-fuzz al bubblegum al surf-rock. Oltre all’attitudine marcatamente punk, da Ramones e Oblivians hanno preso anche il vizietto del cognome comune e rigorosamente fasullo. Il loro brano, "Fuzzy", aprirà il prossimo Ep, "Blow It Away" - noi abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo in anteprima e la sorpresa di trovarci dentro tutto il suono di Chicago, ricco di blues e soul.
Pop Zeus Pop Zeus è il progetto di Mickey Hodges, ragazzone di Brooklyn che due anni fa incise il suo primo disco facendosi prestare tutta l'attrezzatura e suonando lui stesso ogni strumento proprio come i suoi idoli Prince, Stevie Wonder e Todd Rundgren. Il risultato è il debutto omonimo stampato su cassetta dalla Burger records e, nel folle e logorroico catalogo dell'etichetta californiana, Mickey va a infoltire la schiera di strambi personaggi in bilico tra power-pop leggero e nostalgia quasi ipnagogica degli anni 70 e 80.
Miss Chain & The Broken Heels Astrid (Miss Chain), Silva, Franz e Brown (The Broken Heels), con quattro singoli, un album alla seconda ristampa, vari tour in giro per il mondo, si possono considerare dei veterani delle canzonette. Il loro power-pop è impreziosito dalla passione per il country e il rhythm'n'blues, che li accomuna ad altri progetti nostrani come i Vermillion Sands, i Mojomatics o i Movie Star Junkies. Quest’anno è uscito "Dawn", il loro secondo album, dal quale ci regalano una versione più grezza e rock’n’roll di "Don’t Look Back".
Youthbitch Gli Youthbitch sono quattro ragazzi con base a Portland, Oregon, ma trapiantati dall'Illinois, da St Louis e dall'Idaho. La migliore presentazione della band l'ha fornita il Williamette Week descrivendo così "Don't Fuck This Up", secondo Lp pubblicato ad agosto del 2012 su Jonny Cat Records: "E' il miglior documento locale di questo tipo di sound dai tempi di "Guitar Romantic" degli Exploding Hearts, e merita un posto privilegiato al fianco del debutto omonimo di Gentleman Jesse sulla mappa dei classici contemporanei".
Impo & The Tents Rune, Dan e Victor arrivano da Södertälje, Svezia, e in tre anni dal loro esordio hanno già collezionato un album, quattro singoli e un paio di tour europei. Come stile mescolano un solido approccio punk con uno sguardo agli anni 60 e al power-pop dei Nerves.
#1s I #1s sono in quattro, Sean Goucher, Eddie, Cian e Conor, e vengono da Dublino. Si sono conosciuti tramite amici in comune mentre suonavano con le loro precendenti band, i Crowd Control, i Loose Nut, i Pacifics e gli Spungos. Suonano ispirandosi dichiaratamente al powerpop-punk di fine 70 e nella loro musica si riconosce distintamente tutta la teenage angst urbana tipica dei gruppi d'Oltremanica. La loro discografia è composta da un singolo, dal quale è tratto il pezzo ospitato nella nostra compilation, e da una cassetta intitolata "Italia '90" e dedicata a Tony Cascarino.
Nightmare Boyzzz Fedelissimi alla filosofia DIY, i Nightmare Boyzzz sono un quartetto di Muscle Shoals, Alabama, con un paio di 7” in curriculum (“Nuclear Summer" quello più interessante). Suonano un power-pop che tradisce curiose corrispondenze tanto con il punk dei Germs quanto con il più tradizionale sunshine-pop di marca Beach Boys.
Future Primitives I Future Primitives sono un trio originario di Città del Capo, Sud Africa. Attivi dal 2011, devoti al sound analogico e a band come Sonics, 13th Floor Elevators e Gun Club, suonano un garage revival con debiti evidenti verso le band psichedeliche della California di fine anni 60. Hanno recentemente esordito con due Lp: la raccolta di inediti “This Here’s The Future Primitives” e quella di cover “Songs We Taught Ourselves”, omaggio più che scoperto ai Cramps.
Rip-Offs I Rip-Offs si sono formati nel 2012 a Boston dopo che i membri originali Vincent Amati e Brad Stengel avevano iniziato un progetto chiamato Belinda and Her Ugly Friends. La band ha inciso il primo Ep, "Mid-Atlantic Love Song", a marzo di quest'anno. Le loro influenze dichiarate vanno dal doo-wop dei 60 al punk dei 70 all'indie dei 90, citando nomi come Testors, Nervous Eaters, Guided by Voices, Jan and Dean e Bent Shapes. Per la fine di quest'anno hanno in progetto un disco nuovo di cui farà parte "Dig My Pride", brano incluso nella compilation nella sua versione demo rumorosa ma appassionata che a tratti porta alla mente i vecchi demo dei Nerves!
Shrapnelles Citando la loro presentazione “una gang di donne cresciute dai lupi nella grande provincia di Alberta, Canada”. Le Shrapnelles sono quattro ragazzacce con all’attivo già un singolo leggendario, Asscalibur del 2011, nel quale riescono a mescolare in dosi perfette Gun Club, surf e garage punk.
Raw Nerves I Raw Nerves sono di Auckland, Nuova Zelanda, ma non hanno alcuna intenzione di ripercorrere le tracce delle band che nei decenni hanno reso famoso il Dunedin Pop. Matt al basso, Rory alla chitarra, Rob alla batteria e Dave potrebbero benissimo essere scambiati per un gruppo californiano tanto il loro suono è devoto al rock'n'roll degli anni 50 ma aggredito alla maniera delle band canzonettare degli ultimi anni. La loro discografia sta tutta su Bandcamp ed è composta da qualche demo del 2011, un paio di singoli micidiali ("Nazi!"), il disco d'esordio omonimo del 2012 e l'Ep "Sunburn" di quest'anno, del quale "I Don't Want You Around" è una splendida outtake.
Little Richards Con un nome così si poteva non contattarli istantaneamente? Quando poi gli abbiamo chiesto una presentazione della band ci hanno risposto così: WE'RE THE LITTLE RICHARDS! WE LUV SPELLING ERRORZ, CAPS LOCK, PLAGIARISM, POWER CHORDS, AND THE RAMONES! WE CRUMB FROM DA NORTHSHORE OF MASSACHUSETTS, USA! Avete ancora dei dubbi sul fatto che siano degli eroi?
Othermen Gli Othermen sono il gruppo del chitarrista, cantante e ciuffo a banana Max Frechette spalleggiato da Yelpin'Rico al basso, High Kicks Oweinama all'organo, Hollerin'Seanzi alla batteria e Jabberjawin' (se abbiamo tradotto bene la folle descrizione riportata su Facebook). Sono di New York e si sente, battono i marciapiedi già battuti dai Cramps e tutti gli altri stupratori rock'n'roll di quei feroci anni, il suono è vizioso e vintage, potrebbero benissimo stare al fianco di gentaglia come Jon Spencer. Il disco d'esordio del 2010, "Just Pallin' Aroun' With The Othermen", conteneva inni come "I'm Drunk" e "Pizza", mentre a breve uscirà il nuovo lavoro del quale "We Love You" è un'impazzita scheggia in anteprima.
Zoltars Gli Zoltars arrivano da Austin, Texas si sono formati due anni fa e, a differenza dei loro compagni di compilation, hanno evoluto lo stile gradualmente partendo dai numi tutelari Violent Femmes, Modern Lovers e Beat Happening fino ad arrivare alla psichedelia barrettiana dell’ottimo esordio edito lo scorso anno. Quest’anno dovrebbero ripetersi con un nuovo album.
Bazooka I Bazooka sono Xanthos, John, Billy and Panos, quattro ragazzi greci originari di Volos e trasferiti ad Atene. Sono insieme dal 2008, dopo un Ep autoprodotto e un singolo sono approdati nel 2012 alla Slovenly e quest'anno hanno pubblicato il loro debutto omonimo. Insieme agli Acid Baby Jesus, ai Gay Anniversary e ai Kodomina 3 formano la più credibile cellula blacklipsiana distaccata in Europa e di questo manipolo i Bazooka sono i più hard, anche perchè suonano con due batteristi. Sospettiamo fortemente che ci sia una parentela tra il nome della band e quello dei bouzoukia, i tipici mandolini greci.
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Discografia
Dead Ghosts - Teenage Lifestyle Los Vigilantes - Un Dia Nada Mas Good Habits - Get Protection Sensibles - Confetti Blizzard The Midwest Beat - Everybody Knows This Is Nowhere (Neil Young cover) Bingers - Fuzzy Pop Zeus - Hold You Tight Miss Chain & The Broken Heels - Don't Look Back Youthbitch - Off The Pills Again Impo & The Tents - Pop Secret #1s - I Wish I Was Lonely Nightmare Boyzzz - Bad Vibes Future Primitives - You Lied Rip-Offs - Dig My Ride Shrapnelles - Wick Of Satan Raw Nerves - I Don'T Want You Around Little Richards - J-Bone Othermen - We Love You Zoltars - You Try Bazooka - Ravening Trip