Scoprite con noi i dischi preferiti della redazione, più qualche "bonus track", attraverso i 27 brani selezionati in questo speciale.
Ascolta o scarica gratuitamente il podcast:
Classifica di OndaRock dei migliori dischi degli anni 70
Chi ama il rock non può non amare gli anni 70. Pochi decenni come i 70's, infatti, hanno saputo interpretare lo spirito e la creatività di un genere che in quell'arco temporale ha sfornato una sequela esaltante di capolavori. Abbiamo cercato di selezionarne (inevitabilmente) una parte attraverso la classifica della redazione di OndaRock, costruita come semplice somma delle valutazioni espresse dai singoli redattori nelle loro liste individuali. E in questa puntata abbiamo cercato di offrirvene un'adeguata rappresentanza sonora, partendo dall'epocale "Horses" di Patti Smith che nell'anno 1975 gettò le basi per la nascente rivoluzione punk-wave, per proseguire con la fantasiosa variante-Canterbury del prog-rock, uno dei generi di riferimento del decennio, con la Terra grigio-rosa dei Caravan, ma anche, successivamente, con l'immersione negli oceani mentali ed emotivi di "Rock Bottom" di Robert Wyatt. A rappresentare il progressive in senso più ortodosso, invece, ci sono i Genesis con le suite leggendarie di "Selling England By The Pound" e i King Crimson con l'altrettanto memorabile "Red" e il suo tour de force definitivo ("Starless").
Poi, spazio ad alcuni dei colossi del decennio: Neil Young in ambito folk-rock, con il suo canzoniere elettrico-bucolico di "Harvest", i Pink Floyd, sovrani della psichedelia in missione sul Lato oscuro della Luna, i pionieri metal Black Sabbath con "Paranoid", l'ineffabile kraut-rock dei Can, a rappresentare la preziosa delegazione tedesca, assieme ai Kraftwerk della fusione uomo-macchina ("The Man-Machine") e alle litanie sepolcrali della sacerdotessa dark ante-litteram Christa Päffgen alias Nico.
Ma trovano posto anche il blues-rock classico dei Rolling Stones di "Sticky Fingers" e dei Led Zeppelin di "IV" e quello ammantato di colori glam dei Roxy Music di "For Your Pleasure", del David Bowie di Ziggy Stardust e del Lou Reed di "Transformer" (sempre sotto l'egida del dandy londinese); il punk in trasformazione dei Clash di "London Calling" e la proto-new wave dei newyorkesi Suicide e Television; il principe del soul, Marvin Gaye, e il profeta della desolazione darkwave Ian Curtis all'esordio su Lp assieme ai suoi Joy Division. E naturalmente, a chiudere la selezione, il trionfatore David Bowie - artista più votato in assoluto dalla redazione di OndaRock - con il primo capitolo della trilogia berlinese con Brian Eno, l'influentissimo "Low".
Ma non finisce qui, perché, in coda, abbiamo voluto inserire alcune "bonus track" sparse dalla top 200 personale di chi vi scrive, che spaziano dal pop-rock jazzato degli Steely Dan di "Aja" al pop celestiale di "Breakfast In America" dei Supertramp, dal cantautorato struggente della Carole King di "Tapestry" al progressive venato di soul dei Traffic di "John Barleycorn Must Day", fino alla chiusura con il power-pop già in odore di new wave dei Cars del loro fulminante debutto a 33 giri. E come ideale sottofondo strumentale, ad accompagnare questa lunga cavalcata nel decennio 70, la splendida "Oxygene IV" del pioniere elettronico Jean-Michel Jarre.
Trovate tutte le classifiche dei migliori dischi degli anni 70 in questa pagina. Buon ascolto e buona lettura!
Vi ricordiamo di iscrivervi alla pagina Facebook di Rock in Onda, presso la quale potrete sempre trovare i podcast da scaricare, più le scalette integrali e tutte le news relative alla trasmissione.
Inviateci pure commenti, suggerimenti e proposte per le prossime puntate, su Facebook e all'indirizzo mail: rockinonda@ondarock.it Sarà un piacere costruire le scalette anche grazie al vostro contributo.
