Ritorno in grande stile per la formazione di Sam Rosenthal (fondatore della Projekt Records, la prestigiosa etichetta statunitense che produce, tra gli altri, i Lycia). Ispirato dai romanzi di Kafka, l’autore preferito di Rosenthal, “The Scavenger Bride” è un album maestoso, capace di spaziare tra melodie classicheggianti e atmosfere gotiche, gelide brezze d’elettronica e sonate rinascimentali, tenero lirismo e cupo dramma. Un disco dalle tinte teatrali (stile Brecht) e dalle atmosfere eteree, che richiama alla mente le partiture più suggestive di Cocteau Twins e Dead Can Dance.
Per l’occasione, i Black Tape For A Blue Girl formano una vera e propria orchestra, che annovera - oltre alle tastiere “ambientali” di Rosenthal - Elysabeth Grant al canto, una sezione d’archi con violino, viola e violoncello, il magico flauto di Lisa Feuer (ritratta anche nella copertina del disco), dulcimer, mandolino, batteria e percussioni a cura di Michael Laird degli Unto Ashes, la voce e la chitarra di Bret Helm degli Audra, nonché i vocalizzi di Athan Maroulis di Spahn Ranch. Il risultato è un appassionato concept album dedicato a una sposa, alla sua storia, ai suoi tormenti, ai suoi passati amori. Curiosa la scelta del titolo: “Scavenger” è infatti un termine che deriva dall’Anglo-Normanno “scawager”, ovvero “spazzino”.
Il disco è una raccolta di lieder (semi)classici, che si susseguono in un crescendo di pathos e suspence. Tra i brani, svettano la struggente cantilena di “Kinski”, intrepretata da un’appassionata Elysabeth Grant su un vortice di suoni persi nel vuoto; la lugubre ninnananna per pianoforte di “Shadow Of A Doubt”; la danza suadente di “All My Lovers”, sorta di saltarello medievale adattato al tempo del synth ; il salmo dolente di “The Scavenger Daughter”; la solenne maestosità della title-track ; il cerimoniale gotico di “Like A Dog”, sostenuto da un muro di tastiere elettroniche. E a impreziosire l’opera contribuiscono anche alcuni brevi ma suggestivi intermezzi strumentali. Un lavoro affascinante, insomma, che conferma la grande eleganza di questa sorta di piccola orchestra da camera dell’ ambient-gothic americano.
11/07/2012