Kelela

Cut 4 Me Deluxe

2015 (Fade To Mind)
post-dubstep, trip-hop, bass

Kelela Mizanekristos sembra un alieno caduto sulla terra da chissà quale pianeta; attitudine guardinga e un volto semicoperto da una cascata di dreadlocks che le scende fin sotto la vita, il suo carisma è una miscela tra sensuale e cibernetico, qualcosa che la rende curiosamente istrionica nonostante la sua tendenza a defilarsi come un cerbiatto di fronte ai fanali. Nel suo girovagare senza meta per l'America, questa trentenne di origini etiopi è atterrata al quartier generale della Fade To Mind di Los Angeles, che è allo stesso tempo sia etichetta discografica dai connotati underground (Fatima Al Qadiri), che collettivo autonomo di dj che organizza serate frequentate da outsider, hipster, meta-tunzettari e scarti umani dell'Hollywood dream. Presto, Kelela si è trovata a mettere la voce su alcune basi stese dai produttori del collettivo; il mixtape "Cut 4 Me" è sbucato nell'autunno 2013 in download gratuito, ma si è presto tramutato in un piccolo classico della scena, al punto da ricevere oggi il trattamento di una ristampa deluxe in cd e triplo vinile.

Il linguaggio di "Cut 4 Me" è post-dubstep con inflessioni di r&b e stralci di techno, trip-hop e suoni industriali processati elettronicamente; il risultato è asettico, amorfo e induce narcolessia, ma a tratti il ritmo prende il sopravvento in battiti disarticolati pesanti come spranghe di piombo. Tutto suona ibrido e assemblato a blocchi di cemento, la folla in pista è costretta in movimenti ansimanti e zoppicanti, la zona chillout ha il pavimento in terra battuta e divani in finto-pelle che puzzano di birra calda.
Dalle oblique sonorità di "Synths & Guns" passando per il falsetto stirato di "Bank Head", le protuberanze di "Enemy", lo scuotimento a ritmo di teste annebbiate di "Floor Show" e il finale fondi-cervello della spaziosa "Cherry Coffee", tra i momenti migliori dell'intera esperienza, l'intero "Cut 4 Me" viaggia sbandando lungo il ciglio della strada, ma s'infila sotto pelle poco a poco. La presenza di Kelela è spesso schiva, la sua voce non punge né si eleva allo status di diva, ma dona l'elemento chiave del lavoro, facendo da ponte verso una forma quasi "pop" che però rimane attenta a non svendere subito le coordinate originarie. Del resto il collettivo Fade To Mind proviene dai bassifondi e ha forgiato il proprio nome anche grazie all'estetica fai-da-te (come si evince sin dalla grafica antidiluviana della loro pagina internet); per gente come loro, al giorno d'oggi, conviene più mantenere uno status di culto che non scalare la vetta di Billboard.

I nove remix della versione deluxe di "Cut 4 Me" aggiungono altri colori alla tavolozza, ma si tengono sempre alla larga dal generico 4/4 dei dancefloor più fighetti; niente patinature disco né cedimenti alla trap, la materia prima viene trattata con mano volutamente azzimata - "Enemy (Kingdom's Destruction Before Paradise)" - o, se proprio parte la svolta truzza, come su "Keep It Cool (Rizzla Remix)", si fa in modo di lasciare l'atmosfera asciutta e disarticolata. Appare evidente più che mai come le stratificazioni elettroniche apportate su momenti quali "Keep It Cool (Jam City Remix)" o il "Fade To Mind Interlude" siano ispirate alle ultime evoluzioni produttive di Dawn Richard (che non a caso è una vecchia conoscenza della Fade To Mind).

Il bello di un personaggio come Kelela è che, nonostante il culto creatosi attorno a "Cut 4 Me", ha ancora tutto da giocare. Recentemente, è stata "eclissata" dalla ben più espressiva FKA twigs, mentre Tinashe, Jhené Aiko e addirittura Beyoncé le stanno pizzicando idee da proporre in chiave ripulita a un pubblico più ampio. Per stare al passo coi tempi, Kelela potrebbe lavorare sia sulla voce che sulla presenza scenica (recentemente è stata in tour insieme a Solange); eppure, le rimane l'opzione di scavare ancora più in profondità, verso inesplorati bassifondi synth insieme a quei pazzi della Fade. Qualunque cosa scelga, il futuro non è lontano: tra meno di un mese dovrebbe uscire un Ep di sei tracce dal titolo "Hallucinogen", ideato come ponte per la pubblicazione di un album di debutto vero e proprio. Guarda caso, la traccia di lancio, "A Message", è stata composta assieme ad Arca, altro astro nascente della scena electro già al lavoro con suddetta FKA twigs, "Yeezus" di Kanye West e "Vulnicura" di Bjork. Le coordinate giuste ci sono tutte, l'attesa sale ogni giorno di più.

12/04/2015

Tracklist

  1. Guns & Synths prod. Bok Bok
  2. Enemy prod. Nguzunguzu
  3. Floor Show prod. Girl Unit
  4. Do It Again prod. NA
  5. Go All Night (Let Me Roll) prod. Morri$
  6. Bank Head prod. Kingdom - extended
  7. Cut 4 Me prod. Kingdom
  8. Keep It Cool prod. Jam City
  9. Send Me Out prod. Kingdom
  10. Go All Night (Let It Burn) prod. Morri$
  11. Something Else prod. Nguzunguzu
  12. A Lie prod. Bok Bok
  13. Cherry Coffee prod. Jam City

Cd 2

  1. Interlude
  2. Keep It Cool (Jam City Remix)
  3. Enemy (Kingdom Remix)
  4. Send Me Out (Girl Unit Remix)
  5. Send Me Out (Nguzunguzu Remix)
  6. Keep It Cool (Rizzla Remix)
  7. Cherry Coffee (MikeQ Almighty Remix)
  8. Go All Night (Neana Remix)
  9. Go All Night (Massacooramaan Remix)


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