Calibro 35 e colonne sonore sono da sempre un connubio saldissimo, che trova ragion d'essere sin dal momento in cui la band iniziò a muovere i primi passi, attraverso il lavoro di recupero di vecchi temi poliziotteschi scivolati nell'oblio. Approccio vintage e perizia tecnica furono gli elementi caratterizzanti nel momento in cui il materiale autografo divenne prevalente e l'abbraccio di stili diversi il necessario step per evitare di ripetersi all'infinito. Non è la prima volta che al quintetto viene commissionata una vera colonna sonora, e stavolta i Calibro 35 danno nuova prova di autorevolezza per la serie Tv "Blanca", trasmessa in prima serata da Rai1.
Per concretizzare l'universo sonoro della storia, Enrico Gabrielli e compagni hanno composto circa 150 temi, ventidue dei quali trovano spazio nella soundtrack diffusa in formato fisico, attingendo dalla tradizione ("Lavanderia a gettoni" fa molto seventies) ma anzi tutto calandosi nella contemporaneità, delineando ad esempio i tratti "urban" di "Ready Steady", il brano portante affidato alle voci di MEI e Arya, già incontrata su queste pagine un annetto fa in occasione dell'esordio "Peace Of Mind". Elisa Zoot interviene invece nelle più notturne "White Shark" e "I See Through You".
La sfida di utilizzare le voci non è certo nuova per i Calibro 35, con la scelta del cantato in inglese che rafforza il respiro internazionale del progetto. Canzoni di moderno r&b ma anche di soul più "classico" ("The Hardest Day Of My Life", con il contributo di Tom Newton) o dotato di sottili venature jazzy ("The World Is Blind", traccia molto Amy Winehouse affidata a Tahnee Rodriguez).
L'omaggio finale è riservato al super classico di James Brown "It's A Man's Man's World", qui reinterpretato da Marina Maximilian.
Come sempre inafferrabili quando battono le strade del funk più torrido ("That Kind Of Feeling", "Villapizzone"), per la composizione dei numerosi strumentali descrittivi i Calibro 35 puntano sull'eterogeneità stilistica, ricorrendo anche a soluzioni elettroniche ("Negli abissi") e a riferimenti carpenteriani ("Colossei e Container"). Senza mai temere di mettersi in discussione quando affrontano territori a loro apparentemente distanti, si dimostrano credibili persino misurandosi con la musica etnica in "Afrobar" e con il nuovo hip-hop italico in "Genova chiama", con Gorka davanti al microfono.
12/01/2022