Modest Mouse

Dopo il passo falso di "Strangers To Ourselves" (Epic, 2015), i Modest Mouse fortunatamente sono tornati a svagarsi e a sperimentare con il songwriting. "The Golden Casket" è infatti un album arioso e fantasioso, metabolizzato in sei anni e prodotto stavolta non solo dal gruppo, ma da due figure come Dave Sardy (Enon, Jet, Oasis, Lcd Soundsystem, Band of Horses) e Jacknife Lee (Snow Patrol, Bloc Party, Hives, Editors) tra Portland e Los Angeles.
Per uscire dalla confusione, dalla cupezza e dalla stanchezza del precedente lavoro, imboccano la strada di un indie pop-rock che oscilla tra il post-punk inglese - non a caso dietro la console ci sono gli artefici di svariati successi revivalistici degli anni Zero - e lo psych-pop australiano, a cadere a metà strada tra Arcade Fire e Tropical Fuck Storm.

La scaletta è assai varia, tra riff danzerecci à-la Sleater Kinney ("Fuck You Acid Trip"), cantilene pop con fanfare ("We're Lucky"), marcette grottesche nel tipico stile Modest Mouse ("Wooden Soldiers") e atmosfere lisergiche nel solco dei Flaming Lips ("Transmitting Receiving").
Alcune canzoni si candidano a potenziali tormentoni indie, come il singolo "We Are Between" e l'adorabile "Japanese Trees", alternandosi a brani più complessi, come la ballata sulla paternità "Lace Your Shoes", tra tocchi di kalimba e mellotron:

And I can't wait to see you go to school
Oh, I can't wait to see you lace your shoes
I can't wait to see you go to school
And I can't wait to see which paths you choose
And I can't wait to see you go to school
I can't wait to see you give 'em hell
And I can't wait to see you go to school
I can't wait to see you lace your shoes

We're up here right now, not forever, we'll
Be pulled right back down to the middle again

13/07/2021