EUNOIA

Psyop Of The Year

2022 (Nefarious Industries)
blackened mathcore, experimental rock

Si definiscono “un’operazione psicologica” e dal 2018 suonano in giro per gli States con lo scopo di "indottrinare i giovani, sopprimere il libero pensiero e trasmettere tattiche di controllo sui loro pari". Loro sono gli EUNOIA e provengono da Cincinnati, nell’Ohio, terra di grandi visionari del rock.
Dopo un paio di Ep ancora acerbi nel rovistare tra mathcore, noise-rock, echi deformi di new wave, “false grind”, sprazzi di melodia e finanche psichedelia bella robusta (“Pronoid” del 2018 e “You’re Not Paranoid Enough” dell’anno successivo), Logan Nichols (chitarra, voce), Bryce Aasen (basso) e Ian MacAdam (batteria) fanno centro con le otto tracce di “Psyop Of The Year”, che s'assesta intorno a un viscerale e magnetico “blackened mathcore”, un sound che, pur sposando le geometrie del math-rock, la furia del post-hardcore e la frenesia oscura del black-metal, non disdegna di guardare con sincera ammirazione anche alle caotiche e mutanti trame dei Brainiac.

 

L’esperienza sonora di “Psyop Of The Year” (disco i cui testi, scritti da Nichols in collaborazione con il batterista MacAdam, sono incentrati “sulle bugie propagate dal governo degli Stati Uniti, sulle tattiche di oppressione e sulle gravi ingiustizie”) si apre con la foga radioattiva di “A Snide Remark From the Invisible Hand”, con la batteria che macina un ritmo indiavolato, mentre la chitarra stride metallica e piena di eco rabbiosa, facendo pensare a uno Steve Albini particolarmente irrequieto e sul punto di evocare l’anima di Bruce Anderson degli Mx-80 Sound, i leggendari alfieri della scena new wave di Bloomington, proprio la cittadina dello stato dell'Indiana dove gli EUNOIA hanno registrato queste tracce, prima che Colin Marston missasse e masterizzasse il tutto nei newyorkesi Thousand Caves.

La successiva “Mozambique Drill” s’abbatte sull’ascoltatore con matematica consapevolezza, pur essendo abitata dallo spirito del fuoco e della distruzione. Gli EUNOIA combattono la propria guerra psicologica (“psyop” è abbreviazione di “psychological operation") contro l’ottusa ripetizione dei cliché. “Black Highlighter” vive del contrasto perenne tra brutalità e tensione raziocinante, facendo venire in mente, nei momenti più rigorosamente convulsi, anche gli indimenticabili, ancorché misconosciuti, Phantom Tollbooth.
Ma il capolavoro, o almeno il brano più emozionante del disco, è “Introspection: A Different Kind Of Weighted Blanket”, tra cantilene disilluse che “ti ricordi i Bitch Magnet, la loro malinconia dolente, in posa astratta?”, esplosioni furibonde e macchinazioni black-metal a disseminare apocalissi private, perché il dolore è uno stagno che ribolle dentro gli anfratti più nascosti del cuore.
Altro colpo di grande effetto, “Leather Lollipop” dapprima mescola cow-punk al ralenti con stalattiti di fuoco, e poi s’incammina lungo il sentiero di un rumorosissimo connubio di psichedelia e post-punk, preludio a un minimalistico trionfo di chitarra.

 

Gli esempi più nitidi del loro blackened mathcore si trovano, invece, in “My Roommate Got Psy-Op’d” e “How to Watch Pro Football”, ma se il primo brano è più innamorato della matematica, il secondo garantisce più spazio di manovra all’avvoltoio black-metal che aleggia sulla carcassa EUNOIA.
In coda, il clima isterico, al limite del grindcore, di "'Saddam Never Worked For The CIA' And Other Lies Your Father Told You” si scioglie in una fumigante coda heavy-psych.
In poco più di mezz'ora, “Psyop Of The Year” rinnova la fiducia nella forza rigeneratrice del rock.

11/09/2022

Tracklist

  1. A Snide Remark From the Invisible Hand
  2. Mozambique Drill
  3. Black Highlighter
  4. Introspection: a Different Kind of Weighted Blanket
  5. Leather Lollipop
  6. My Roommate Got Psy-Op’d
  7. How to Watch Pro Football
  8. "Saddam Never Worked for the CIA" and Other Lies Your Father Told You

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