Grazie al successo di "I Don't Search I Find", uno degli estratti dal più recente dei suoi album, "Madame X", Madonna è divenuta la prima artista in assoluto a raggiungere per 50 volte il primo posto della medesima classifica dei singoli di Billboard, nel caso specifico parliamo della Club Dance Chart. Per celebrare l'avvenimento, la popstar americana ha curato personalmente una compilation con i 50 "Number One", opportunamente rimasterizzati, che abbracciano una carriera intera, ovviamente focalizzandosi sul lato più orientato al dancefloor. Il materiale, organizzato in maniera cronologica, palesa la ben nota evoluzione di una delle icone pop più luminose e influenti di tutti i tempi, sempre pronta e reinventarsi e a suscitare clamore.
Una lunga (parliamo di quasi quattro ore di musica) e intensa full immersion, che risulta però riuscita soltanto a metà: troppo spesso, specie per le hit degli anni Ottanta, ha prevalso la scelta di selezionare "edit version" già ultra-note, quando sarebbe risultato ben più stuzzicante puntare su un best of dei remix che negli anni sono stati commissionati ad alcuni fra i più celebri e contesi producer del pianeta. Per questo motivo la seconda parte di "Finally Enough Love", dai singoli di "Bedtime Stories" in poi, diviene decisamente più intrigante, non soltanto perché la scelta cade sul lavoro operato da mostri sacri della consolle, ma anche perché da quel periodo in poi Madonna dimostra un approccio ben più avventuroso rispetto al passato, non inventando mai nulla ma recependo puntualmente i movimenti della club culture, non di rado anche quella più underground.
Avicii che remixa "Girl Gone Wild", Bob Sinclar alle prese con "4 Minutes", il lavoro di remixing sia sui brani degli ultimi sottovalutati lavori (qui ben rappresentati), sia su quelli nei quali Madonna pone il ballo al centro esclusivo della trattazione ("Confessions On A Dancefloor" e "Hard Candy"), sono tutti ottimi motivi per addentrarsi nell'ascolto.
Per chi desideri un riassunto ridotto ai minimi termini, che non consigliamo, in quanto davvero poco esaustivo, è stata commercializzata una versione ristretta a sole sedici tracce. Per quanto detto prima, per i primissimi successi messi a segno dalla giovane Ciccone, è preferibile ripescare la più divertente compilation "You Can Dance", pubblicata nel 1987 e ristampata poi su cd con tre bonus track.
"Finally Enough Love" è un progetto che rappresenta anche il primo step di una serie di reissue che interesseranno l'intero catalogo di Madonna, comprese le colonne sonore e i numerosi dischi dal vivo. Immediatamente arrampicatosi fino ai primissimi posti delle classifiche di vendita praticamente ovunque (va segnalato il numero due nelle chart inglesi e la niente affatto scontata terza piazza in quelle italiane), "Finally Enough Love" consente alla popstar americana di diventare - tanto per aggiungere qualche altro piccolo record a una carriera già ricchissima - la prima artista ad avere un album nella Top Ten Usa negli ultimi cinque decenni consecutivi (dagli Ottanta ai Venti), nonché la prima a piazzare un album al numero uno in Australia in cinque decenni diversi.
07/09/2022