I'm a nightmare dressed like a daydream
(da "Blank Space")
È in questi giorni nelle sale cinematografiche il pirotecnico
film (vivamente consigliata la visione, specie per chi si professa scettico riguardo il reale talento della protagonista) che propone quasi integralmente il concerto dell'Eras Tour tenuto la scorsa estate al SoFi Stadium di Inglewood, California, celebrazione in grande stile dell'intera carriera di
Taylor Swift. Record di incassi per questo genere di pellicola strappato a
Justin Bieber, ennesima certificazione per un'artista in grado di abbattere in scioltezza un primato dopo l'altro. "Cruel Summer", uno dei manifesti del repertorio della Swift, estratta live dallo show di quella sera, è diventata il suo decimo numero 1 nella classifica dei singoli più venduti negli Stati Uniti. Mentre la popolarità di Taylor - così come il suo patrimonio - non conosce battute d'arresto, in corrispondenza con il nono compleanno di "
1989" è stato diffuso il quarto progetto di
re-recording dei primi sei dischi della superstar americana. Una sequenza di tributi a sé stessa, aventi l'obiettivo di rientrare in possesso dei
master, ma anche di occupare in maniera stabile le
chart di tutto il globo.
"1989" resta tuttora il suo album più venduto, quello che sancì la svolta synth-pop, determinata dalla scelta di chiudere il banjo in soffitta per puntare sull'elettronica e trasformarsi da giovane diva del country-pop in uno dei più grossi marchi del
music business contemporaneo. Non certo casuale la scelta del titolo, l'anno di nascita dell'autrice, interpretabile come intenzione di "rinascita" artistica. Ebbene, dalle sei del mattino (ora italiana) di venerdì 27 ottobre, mezzanotte a New York, tantissimi fan hanno cercato di ascoltare immediatamente il nuovo atto delle "
Taylor's Version", così tanti da creare rilevanti disservizi ad alcune delle principali piattaforme di streaming musicale: non un vero e proprio
crash, ma rallentamenti e problemi vari segnalati da numerosi utenti.
You got that James Dean daydream look in your eye
And I got that red lip classic thing that you like
(da "Style")
Il maquillage questa volta ha riservato meno sorprese, anche per via della presenza di molti brani "intoccabili", almeno per i fan più intransigenti. Difficile immaginare di poter proporre in maniera diversa gli arrangiamenti di alcune delle sue hit più amate: non soltanto "Blank Space", la
perfect pop song che risulta la sua canzone più ascoltata in assoluto, ma anche i singoloni iper-energetici "Style" e "Shake It Off" e i momenti di raffinata dolcezza scanditi da "This Love" e "Clean", passando attraverso quella "Wildest Dreams" che si impone come una delle migliori imitazioni di
Lana Del Rey mai eseguite, non a caso con in cabina di regia
Jack Antonoff, che avrebbe poi collaborato proprio con Lana.
Se nelle tre Taylor's Version già diffuse erano state innestate alcune variazioni strumentali e si percepiva netta una vocalità più matura e consapevole (se non addirittura qualche piccola modifica nei testi), questa volta il confronto con gli originali non riserva granché di diverso. Si tratta di repliche pressoché identiche: solo i più nerd fra gli ammiratori riusciranno a scorgere lievi differenze nelle inflessioni della voce o negli aspetti più strettamente legati alla produzione.
Nove anni sono un lasso di tempo ancora troppo breve, e "1989" un album così popolare e ancora troppo nelle corde della Taylor per giustificare una rielaborazione marcata. Si tratta di una raccolta di canzoni verso le quali la stessa cantante con molta probabilità nutre una certa devozione: sono quelle che ne decretarono per la prima volta il ruolo di superstar planetaria, rettificarle avrebbe rischiato di intaccarne la sincerità dell'epoca. Chi volesse a tutti i costi intercettarne nuove possibilità, le potrà ricercare nelle versioni ripensate da
Ryan Adamsnel 2015, in tempo reale.
"Cause you know I love the players
And you love the game"
(da "Blank Space")
Oltre le tredici
track della primissima tiratura, sono stati ri-registrati anche i tre brani della
deluxe edition dell'epoca, "Wonderland", "You Are In Love" e "New Romantics", in più trovano posto cinque inediti "From The Vault", composti nel medesimo periodo ma rimasti finora nel cassetto. Cinque tracce che arricchiscono ulteriormente il progetto, proseguendo la linea dettata da "1989", ma arrangiate con senso contemporaneo, tanto che vi si scorgono molte similitudini stilistiche con il recente "
Midnights". Altri
bonus sono stati inclusi in un'ulteriore
deluxe edition ("Bad Blood" cantata in coppia con
Kendrick Lamar) e in una "Tangerine Edition" (la Taylor's Version di "Sweeter Than Fiction", scritta nel 2013 per la colonna sonora del film "One Chance").
"1989" fu un grande successo e si aggiudicò - fra i tanti riconoscimenti - due Grammy Awards nelle categorie "Album Of The Year" e "Best Pop Vocal Album". Anche la Taylor's Version è partita niente male: lo scorso 27 ottobre (giorno della pubblicazione) Taylor Swift è diventata l'artista più ascoltata in un solo giorno nella storia della piattaforma Spotify e la Taylor's Version di "1989" è diventato l'album più ascoltato in un solo giorno nel 2023, strappando il record - ma guarda un po' - a "
Midnights". Direttamente al primo posto in praticamente tutto il globo (Italia compresa), negli Stati Uniti è diventato anche l'album più venduto della Swift nella "first week", battendo il suo precedente record, stabilito proprio da "1989". Era da otto anni, da "
25" di
Adele, che un disco non vendeva così tanto nella prima settimana dalla sua pubblicazione. Tutte le strategie commerciali adottate dal suo
management stanno pagando e contribuiranno a mantenere Taylor Swift per sempre nell'immaginario collettivo come l'artista che riuscì a sottrarre a
Madonna lo scettro di regina del pop.
02/11/2023