Gli anni che hanno seguito la pubblicazione di “The Centre Cannot Hold” (2017) hanno visto Ben Frost impegnato soprattutto in collaborazioni (“Leaving Meaning” degli Swans), varie colonne sonore di serie tv (“Dark”, “1899”, “Fortitude”, “Raised By Wolves”) e documentari (“Broken Spectre”). Il nuovo Lp del compositore australiano giunge quindi quasi come una sorpresa dopo sette anni di un’attesa che può dirsi ben ripagata.
“Scope Neglect” si presenta subito come uno dei lavori più estremi di Frost, da sempre affascinato dalla commistione della musica elettronica con le distorsioni della chitarra elettrica. Nel 2024 questa unione giunge forse alla soluzione definitiva, portando a compimento le magnifiche asperità dei suoi capolavori “By The Throat” e “Theory Of Machines”.
Registrato insieme a Greg Kubacki (chitarrista della band math-core Car Bomb), “Scope Neglect” si rivela una sorta di sfida all'ascoltatore, con distorsioni e droni ad accavallarsi su un substrato elettronico continuamente devastato. Le ripetizioni minimaliste e la chitarra metal coincidono in “The River Of Light And Radiation”, così come "Chimera" cerca di lambire terreni molto differenti da quelli abituali della musica elettronica contemporanea.
Prevalgono la violenza, l'assalto all'ascoltare ma anche il gusto per la narrazione - come quando Frost utilizza in “Turning The Prism” i suoni emessi dai capodogli, testimoniando ancora una volta la sua vicinanza ai temi ecologici che già aveva affrontato in “Broken Spectre”. “Tritium Bath” rallenta il ritmo ma non placa le distorsioni, ormai quasi al confine del thrash, mantenendo un costante dualismo tra le due anime (elettronica e chitarra metal).
Album non facile, “Scope Neglect” ha tutta l'aria di essere un lavoro di svolta nella carriera di Ben Frost, figlio di un’urgenza comunicativa e della voglia radicale di voltare pagina.
17/03/2024