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Mille anime capitali

“Roma Capoccia der mondo… Musicale.” Un pretesto, un gioco, per vedere quanto Mamma Roma abbia da sempre abbracciato e ispirato le voci più distanti, accomunate dal medesimo luogo natio, che non ha mancato di apparire in molte loro composizioni. Da sempre raccontata dall'arte, la Città Eterna è stata spesso al centro di canzoni e album, di tutti i generi e gli stili. Così, ecco una playlist in cui Roma viene raccontata attraverso i più disparati generi musicali, dal cantautorato al folk, dai suoni più heavy a quelli più indie, dalle tinte oscure e dark fino a lineamenti dell'hip-hop e derivati e fino alla splendida instantanea contemporanea di Achille Lauro.

 

Ovviamente è una selezione introduttiva e rappresentativa, non enciclopedica né dell'artista né del genere: solo su Venditti potremmo fare una playlist bella corposa sul tema, idem per l'hip-hop che- da sempre fedele alla sua vocazione "di strada"- ha messo sempre al centro le dinamiche, spesso brutali, della grande metropoli e che grazie a Noyz Narcos permette anche di omaggiare la Regina Gabriella Ferri (presente anche con altri due brani classici del suo repertorio).
Sì, non ci sono tutti i generi musicali, ma “solo” quelli dove in cui potevo muovere meglio, più legati alla tematica (infatti di alcuni nomi troverete più di una canzone). Ho scelto anche di concentrarmi su realtà meno facili da reperire o ascoltare in radio, Spotify etc. Tralasciando chi non ha un bel rapporto con la città ed escludendo gli artisti che hanno comunque trattato il tema magnificamente pur non essendo "del posto" (capirete il mio dolore nel tenere fuori "Roma stasera" di Motta), per rendere la selezione doc, troverete tutti artisti nati tra le mura dell'Urbe, con rari casi di adozioni eccellenti: vedi il Califfo, nato in volo - letteralmente - ma che in seguito ha narrato Roma come pochi. Una rassegna, ovviamente soggettiva e a discrezione di chi vi scrive, di tante scene e storie della città a cominciare dai capisaldi della Scuola Romana.

Si parte così con “Roma Capoccia”, ancora la canzone più bella, inserita nella recente versione dal vivo dove con gaudium magnum Venditti e De Gregori tornano a duettare insieme, inaugurando un nuovo percorso collaborativo live (l'imminente data allo Stadio Olimpico) e di pubblicazioni, con la cover di “Canzone” di Dalla e i rispettivi rifacimenti di “Generale” e “Ricordati di me”. Proseguiamo con Califano, e tramite un classico imprescindibile - ovvero "Lella" - cantato anche da Lando Fiorini e riproposto in anni recenti dall'Orchestraccia, incontreremo la new wave folk romana composta da Ardecore, Muro del Canto, Bandajorona, dove vive ancora la tradizione romanesca zeppa di “ammazzamenti” e tragici amori.
Ai brani più celebri sono stati preferiti passaggi meno famosi altrettanto belli e a tema. Sul crossover di “7 Vizi Capitali” sfociamo nell'hip-hop arrivando all'ultimo lavoro di Tutti Fenomeni. Da Guarascio a Contessa e i suoi Cani il salto è breve ed eccoci in giro per Corso Trieste, magari passando davanti al Giulio Cesare, con un salto tra gli antipodi della mappa.
Dopo le recenti voci del cantauorato, è tempo di un giro nelle lande più borderline, con il nihilist suicide pop di “Rotten Roma Casino” degli Spiritual Front, la “Roma Est” horror e allucinata dei Bobby Joe Long's Friendship Party e quella decadente e chitarristica dei Klimt 1918, fino alla deflagrazione finale con "Roma Divina Urbs" deli Aborym (originari di Taranto, ma anche qui doveresa eccezione per rappresentare il genere) tratto da "Kali Yuga Bizarre".

Ognuno di questi musicisti, con la sua grammatica, il suo sguardo, è riuscito a cogliere un riflesso, uno scorcio di questa città. Quindi, che siate lontani per lavoro e soffriate di un improvviso attacco di nostalgia, o in macchina o a piedi, di giorno o di notte, tasto play e fate iniziare il viaggio tra queste tante anime capitali.

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