Wildildlife

I tumulti della vita selvaggia

intervista di Francesco Nunziata

Vengono da San Francisco, sono un trio e con "Six" (uscito su Crucial Blast) hanno dimostrato di essere una delle band più promettenti del momento, oltre che una delle rivelazioni dell'anno appena trascorso. Miscelano psichedelia, doom, stoner, noise, tracce di free-folk liquefatto, il tutto con una vena artistoide molto, molto pazzoide. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il chitarrista Matt, personaggio davvero sui generis...

Allora, Matt… vuoi raccontarci un po' come è incominciata l’avventura dei Wildildlife?

E’ stato in uno scantinato infestato dalla muffa, con i pentagrammi marchiati a fuoco sulla moquette sbrindellata. Io e Andy vivevamo lì, suonando in due diverse band, ma divertendoci spesso a fare qualcosina insieme, roba divertente, ricordandoci di quando eravamo più giovani. Poi, abbiamo messo su un nostro progetto a due, chiamato Bestdeathever: io suonavo la batteria e cantavo, mentre Andy “tagliuzzava” varie corde… Facemmo anche una cover di Nas… una roba del genere. Successivamente, però, abbiamo spostato il baricentro della band verso la batteria; siamo diventati ancora più vagabondi e incazzati, diventando quello che siamo al giorno d’oggi!

Come definiresti la vostra musica?

Il nostro modo di creare direi che è molto “reattivo”. Reagiamo tra di noi continuamente mentre suoniamo o mettiamo a punto i brani. Positivo o negativo. Reagiamo al pubblico e alle nostre anime, quando suoniamo dal vivo. In sostanza, il nostro stile dipende dalle nostre reazioni a ciò che, influenzandoci, ci circonda, lasciando che tutto questo plasmi il nostro suono e la nostra performance. Il nostro stile è una sorta di canale “reattivo”. Ed anche molto rumoroso.

Quali sono le forze e i fattori psicologici che sono alla base del vostro sound?

Per quel che mi riguarda, quando sono alle prese con la mia musica, mi viene da pensare a tutte le fragorose cazzate che affastellano la mia mente e immagino di lottare fino alla spasimo contro di loro, cercando di demolirle. Poi, ovviamente, c’è la “battaglia dell’amore”. E le giornate di merda…

Si, quelle non mancano mai…
Ah, cosa significa “Wildildlife”?
Uhhhhhhhhh. Fumare marijuana.

Ah, allora avevo intuito qualcosa! D'altro canto, la vostra musica ha un non so che di "allucinato"... Ma, torniamo a noi: che tipo di musica ascoltate e quali libri/quadri/film vi hanno ispirato?

Ascoltiamo tutti molta roba! Ci sono un sacco di cose che svolazzano intorno alle nostre orecchie… e davvero mi viene difficile da dire quali siano quelle che maggiormente ci hanno influenzato. Per molto tempo, ho ascoltato un sacco di roba di Chain Reaction e Basic Channel. Andy, invece, ascolta solo pop messicano e Blue Oyster Cult, mentre Will si limita ad ascoltare il suono del suo stesso sangue. Ed anche le band che conosciamo di persona sono formidabili!

Per esempio?

I New Thrill Parade, da San Francisco, sono una di quelle band che tutti dovrebbero ascoltare; i Mammatus, invece, sono la più grande compagine stoner di sempre!

Si, i Mammatus son belli tosti, devo ammetterlo, anche se non hanno ancora registrato un disco degno delle loro potenzialità...

Poi, c'è il nuovo Black Dice: ("Load Blown", ndr) anche quello mi piace abbastanza, mentre il secondo disco dei Psychic Tv, prestatomi dal mio coinquilino, è diventato uno dei miei ascolti obbligati. Davvero grande musica, amico!

E che leggi di bello in questo periodo?
Ho appena finito di leggere “Storia dell’occhio” di Bataille e ora aspetto la mia Erezione per mettermi in pari col mio Cervello… (!, ndr).

Ahhahhah... immagino, immagino... Intanto, qui da noi in Italia, le cose in politica vanno sempre peggio. C'è tutta una massa di politicanti da quattro soldi che pensa solo a fare i propri interessi. E da voi? Qual è la tua posizione riguardo l’attuale situazione socio-politico americana?

E’ un po’ una cosa tipo: “Non siamo d’accordo, ma proprio con niente… e proviamo a starcene alla larga, anche se la cosa risulta essere molto difficile!”.

Lo so: non è facile, anche perché poi ti ritrovi, in un modo o nell'altro, sempre coinvolto. Di certo, però, far finta di niente serve a poco... E, allora: Obama o Hillary Clinton?
Direi Obama… anche se, alla fine, son tutti una massa di politicanti.

Insomma: non si scappa! Tuttavia, anch'io tifo Obama: speriamo bene! Sai che scrivo per una webzine… Cosa pensi della diffusione di questo nuovo tipo di “giornalismo musicale”?

Onestamente – e credo di parlare anche a nome degli altri due componenti della band – non penso che qualcuno di noi abbia davvero un’idea precisa di quello che sta accadendo… anche se mi sembra che la cosa sia “cool” e che la rete sia davvero qualcosa di strano e di “impressionante” e io voglio pubblicare il nostro prossimo disco esclusivamente su Second Life… e voglio smetterla di traslocare… o cose del genere. A proposito: la vostra webzine sembra davvero interessante e ben fatta!

Ah, grazie! In effetti, siamo "nel giro" da un po' di anni e devo ammettere che stiamo venendo fuori alla grande... E del peer-to-peer, della possibilità di poter scaricare un po' tutta la musica di questo mondo, cosa pensi?

Peer-to-peer” per me significa giocare a ping-pong con i miei amici di stanza!

E della rivoluzione i-pod?
L’i-pod serve, invece, a ucciderli! Io ho un “nano”. E’ piccolo. I più piccolo sono i migliori, l’ho sempre detto!

Io non ho mai voluto comprarne uno... Tra l'altro, mi rifiuto anche di mettere il lettore cd in macchina... Le vecchie cassettine regnano ancora... e "Six" me lo godo per bene, nel traffico cittadino. Ah, a proposito di cassette: parlami del tuo
progetto USPUTUSPUD? Da qualche parte, sul web, ho letto di una roba tipo "dark and droney ambience"... per fan di Yellow Swans, Skaters e Quetzolcoatl...
Mah, si... qualche chitarra, un'armonica... un registratore a 4 piste... Dai, ti mando qualcosa... così poi mi dici.

La vostra musica ha per me un duplice significato: fisico e spirituale (penso, ad esempio, a quel gioiello di “Magic Jordan”).
Mi piacerebbe parlarti di persona, piuttosto che starmene qui a scrivere al pc… Vorrei chiederti che cosa intendi per “fisico” e “spirituale”. Non so in che modo questi due concetti divergano tra di loro, o se, piuttosto, convergano, fondendosi… Del resto, non sono sicuro di molte cose… Ti dirò, però, che se quella canzone possiede un significato, ne ha solo uno! MA! Io voglio che nessuna delle nostre canzoni resti ancorata a quello che significa o può significare per noi… Insomma… quella vecchia storia che tutti possono trovarci qualcosa e bla-bla, bla-bla…

Six” è il miglior disco del 2007, per quel che mi riguarda. Sarei curioso, invece, di conoscere i tuoi di preferiti…
Grazie mille, Francesco! Uhm… Molti dei miei dischi preferiti del 2007 sono cose uscite più di vent’anni fa… per cui, non so, penso di non rispondere a questa domanda… Mi verrebbe da dire, però, che “The Coast Explodes” dei Mammatus è uno dei più grandi dischi di sempre… e si tratta di un disco del 2007. Anche il disco dei The Field (“From Here We Go Sublime”, ndr) è un gran bel sentire. Mi piace anche il disco di Valet (“Blood Is Clean”, ndr) e quello dei Monarch (“Die Tonight”) uscito per la Crucial Blast. I Monarch hanno registrato un sacco di bella roba… ed è davvero difficile fare una cernita.

Lo sai che la chitarra di “Things Will Grow” mi ricorda un po' certi Les Savy Fav? Sono pazzo?
Mi verrebbe da dire di si, Francesco, se non fosse per il fatto che io adoro quella band! Penso sia a causa del delay! Io penso ci sia qualcosa anche dei Big Country in quel brano. Sei un fan dei Big Country, per caso?

No. Ma mi ci metterò con impegno! Ad ogni modo, io sono un tipo curioso… perciò, vorrei saperne di più sulla musica che più vi ha influenzato, quella che maggiormente ha influito sul vostro bagaglio musicale, umano e spirituale…
Cavolo, questa è davvero una domanda a cui è arduo rispondere, amico mio… Tuttavia, ci voglio provare… anche se i nomi che tirerò fuori riguardano soprattutto me e non gli altri membri della band… Allora, vediamo… in ordine sparso:

1) Harvey Milk - "Courtesy And Goodwill Towards Men/My Love Is Higher"...(questi dischi mi hanno mostrato quanto, musicalmente parlando, la “pesantezza” possa essere “stupefacente”! Tra l’altro, scuotono le corde del mio cuore e mi fanno sentire di “merda”!)

Wow, lo sapevo! Grande band, quella... anche se ancora poco apprezzata.
2) Yes - "Close To The Edge" (alcuni dei miei migliori amici me lo fecero ascoltare in un momento particolare della mia vita… in quel periodo, conoscevo solo “Fragile”… altro gran disco. Ma “Close To The Edge” è, probabilmente, il miglior disco che io abbia mai ascoltato. E’ quello che ho suonato di più in assoluto e penso che, in un modo o nell’altro, abbia influenzato quello che faccio.
3) Swans - "The Great Annihilator" (questo è stato il primo disco degli Swans che ho ascoltato e resta uno dei miei preferiti all’interno della loro discografia. Oggi come oggi, li amo tutti. Non riesco davvero a dirti quanta potenza questa musica abbia avuto sulla mia mente!
4) Kiss - "Destroyer" (vaffanculo, si!)
Po, ce ne sarebbero degli altri, ma adesso non saprei…

Vedremo mai i Wildildlife in Italia?

Ne saremmo tutti molto onorati! Magari puoi dirci come fare! Puoi darci qualche dritta… Spero di essere in Italia quest’anno… se tutto andrà per il verso giusto.

Ok, allora… vediamo quello che si può fare… Ma dimmi, ti piace qualche band italiana?
Beh, di certo gli Ufomammut… Sono davvero “HEAAAAAVYYYYYY” e spaccano! Poi c’è “Pollution” di Battiato, da poco entrato a far parte dei miei dischi preferiti. Un amico una volta mi ha fatto ascoltare a ripetizione gli Starfuckers, e mi piacquero un casino, ma da allora non sono stato più in grado di beccarli!

Si, sono tra le migliori band partorite dal Bel Paese... Magari te ne mando una copia…
L’Italia domina, amico mio.

... magari in questo periodo un po’ meno…
Eh, magari poi mi racconti…

Cosa dobbiamo aspettarci per il vostro prossimo disco? Ora c’è in giro questo Ep, “Peas Feast", che non è niente male!
Ah, a proposito: grazie di averlo recensito… Non leggo l’italiano, ma so che hai fatto un buon lavoro! Quanto al nostro prossimo disco, al momento siamo in una fase di riflessione… Aspettiamo di vedere quello che succede… Ma penso che suonerà come gli Judas Priest. Per fortuna, intanto abbiamo qualche Ep da far circolare, come questo “Peas Feast”. Hell Bent For Pleather, per sempre!

Ok, penso possa bastare. Che dire: grazie mille per la tua disponibilità e per la vostra musica!
Grazie a te, Francesco… So che saremo buoni amici…

Non ne dubito. A presto!

(07/02/2008)

Discografia

Six (Crucial Blast, 2007)7,5
Peas Feast (Ep, Chicas De Hoy, 2008)6,5
Give In To Live (Volcom Entertainment, 2010) 6
Pietra miliare
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