La ricerca di un luminoso oblio che porta verso i luminescenti scenari di “White Landscape”, nuova collaborazione tra Cristiano Deison e Maurizio Bianchi. Trionfo della purezza abbagliante in una lenta deriva tra lande sonore desolate, l’album in uscita per Final Muzik vede i due musicisti italiani alle prese con quattro composizioni che vanno da “Intense Brightness” a “Deep Lighting”, passando per un “Dense Glow” e un “Ascension To Radiosity”. Siamo di fronte a un disco ambient che guarda alle sperimentazioni di artisti come Thomas Köner (“Permafrost”), Lull e l’utimo Raison d'être, quello più meditativo e introspettivo.
Messe da parte (da tempo ormai) le crudeli asprezze sonore di matrice industrial del primo Maurizio Bianchi, l’arte di uno dei pionieri della scena italiana ben si sposa con la fine ricerca elettroacustica di Deison, artista friulano che da più di venticinque anni collabora con artisti del calibro di L.Marhaug, KK Null, T.Teardo, Thurston Moore, S. Balestrazzi, Scanner, Mingle, John Duncan ecc.
Come dichiarato dallo stesso Deison nelle note che accompagnano la pubblicazione di “White Landscape”, Bianchi gli aveva inviato un paio di nastri audio del suo archivio contenenti lunghe fasce sonore che lui ha poi manipolato estraendo 4 lunghe sezioni omogenee, poi sottoposte a vari trattamenti elettronici. Il risultato è un freezing ambient che si sposa con una quieta drone music dal sapore ipnotico, qui condita da quel noise microtonale sempre ben padroneggiato da Deison e Bianchi. Siamo di fronte alla seconda collaborazione tra due mostri sacri nell'ambito di sonorità elettroniche (post)industrial. La prima era stata “Black Panorama”, album uscito nel 2015 sempre per Final Muzik.
Il lavoro esce, oltre che in digitale, anche in un elegante cd digisleeve in edizione limitata che non deluderà tutti gli appassionati di sonorità ambient isolazioniste.
18/01/2021