Jehnny Beth

To Love Is To Live

2020 (20L07 Music)
alt-pop
6.5

Visto il percorso artistico, "To Love Is To Live" - prima opera solista di Jehnny Beth - colma l'ultimo spazio libero. Una scatenata creatività nata prima nel progetto John & Jehn condiviso con il compagno di musica e vita Johnny Hostile e in seguito, dopo il passaggio dalla natia Francia all'Inghilterra, con l'uno-due da ko messo a segno con con le Savages. A tutto ciò Camille Berthomier ha accompagnato una carriera attoriale, uno show per ARTE Concert (Echoes with Jehnny Beth), un podcast (Start Making Sense), una raccolta di racconti erotici ("Crimes Against Love Manifesto") e tante collaborazioni importanti, tra cui citiamo Gorillaz e Trentemøller. Il disco solista era nell'aria da un po', dopo una lunga gestazione condivisa con importanti collaboratori dietro la cabina di regia - Flood, Atticus Ross, Romy Madley Croft degli XX.

"I am naked all the time/ I am burning inside": una dichiarazione significativa che segna l'intro di "I Am" (e non solo), tra ticchettii, spoken e tenebrosi sintetizzatori, pronti a lasciare spazio a un pianoforte e la voce della Beth impegnata in una lunga fila "Io sono" e altre frasi-slogan come "Your safe is my danger", presente anche in "We Will Sin Together", in cui si fa accompagnare da Romy Madley Croft e Stella Mozgawa delle Warpaint.
Non ci va certo per il sottile la cantante - non lo ha mai fatto fino ad ora, perché iniziare con la prima uscita firmata solo a suo nome? - e non ha paura di mostrarsi in tutta la nuda essenza, come esplicitato già dalla copertina di "To Love Is To Live" e nei videoclip dei singoli.

E se cercavate la furia delle chitarre e nervose percussioni come ai tempi delle Savages, qui troverete tutt'altro. I produttori suggeriscono - e mantengono - fin da subito una veste principalmente elettronica, con ben saldi i riferimenti dichiarati di "To Pimp A Butterfly" e "Blackstar". Dal vorticoso incedere di "Innocence" ai sensuali battiti di "Flower" si passa al legame tra la Beth e la celebre serie inglese "Peaky Blinders". "A Place Above" è dominata dalla voce del protagonista dello show Cillian Murphy, mentre la successiva "I'm The Man" - uno dei passaggi più trascinanti, teso e martellante - è stato anticipato proprio come colonna sonora della serie. Altra voce tipicamente inglese e facilmente riconoscibile è quella di Joe Talbot degli Idles in "How Could You".

Dopo gli umori metropolitani di "The Rooms", arriva il frenetico incedere di "Heroine" sulla scia dell'ultima composizione del Duca Bianco. Chiuso dalla ballata autobiografica "French Countryside" e da "Human", "To Love Is To Live" - tornando al mondo delle series - permette il parallelismo con quegli episodi pilota dove vengono avviate tante trame interessanti e si spera in una degna prosecuzione.

16/06/2020

Tracklist

  1. I Am
  2. Innocence
  3. Flower
  4. We Will Sin Together
  5. A Place Above (featuring Cillian Murphy)
  6. I'm The Man
  7. The Rooms
  8. Heroine
  9. How Could You (featuring Joe Talbot)
  10. French Countryside
  11. Human




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