Per festeggiare in grande stile il trentennale di "Screamadelica", uno dei lavori più influenti dei primi anni Novanta, i Primal Scream nel 2021 hanno prima diffuso un picture disc in limited edition, poi un box contenente la riproduzione in vinile 12" di tutti i singoli estratti dall'album, più l'Ep "Dixie Narco" e un remix finora inedito di "Shine Like Stars" realizzato da Andrew Weatherall, del quale l'illustratore e designer Paul Verhoeven ha curato il video che potete visualizzare in questa pagina. Ma l'opera senz'altro più stuzzicante per gli appassionati è "Demodelica", una raccolta di demo ed early mix di quasi tutte le canzoni contenute in "Screamadelica", disco che - lo ricordiamo - oltre a essere considerato una pietra miliare nel suo genere, venne premiato nel 1991 con il prestigioso Mercury Prize.
Le tracce e i bozzetti inclusi mostrano aspetti inediti del processo di composizione e realizzazione dell'album, comprese versioni provvisorie, ripensamenti e direzioni cestinate, consentendo l'osservazione di parte del work in progress che condusse alla definizione del risultato finale. Canzoni spesso inizialmente concepite in un formato folk-rock-blues piuttosto spoglio, con una chitarra acustica o un pianoforte, e soltanto in un secondo step sottoposte ai ben noti interventi di manipolazione e "iper produzione", con lo studio di registrazione che diviene strumento aggiuntivo fondamentale per individuare, sviluppare e innestare un suono. Un metodo che farà scuola, elemento guida per molti musicisti successivi, un faro che - entro la fine del decennio - potrebbe ad esempio aver illuminato la strada dei Radiohead di "OK Computer" e "Kid A".
In queste take intermedie non c'è un meglio o un peggio, semplicemente qualcosa di diverso, che si evolve nello spazio di poche settimane, lanciandosi verso l'immortalità. Registrazioni ancora prive delle intrusioni dub in grado di aggiungere ulteriori coloriture a "Come Together", qui ancora un midtempo fortemente influenzato dai Velvet Underground.
"Damaged" è giusto una demo per voce e chitarra, mentre nella stonesiana "Movin' On Up" Bobby Gillespie è chiaramente alla ricerca delle parole. "Higher Than The Sun" è ancora allo stato primordiale, "I'm Coming Down" appare in una veste acustica e in una sintetica, tre take a testa per "Don't Fight It, Feel It" e "Inner Flight" esprimono diversi stati di avanzamento del processo di trasmutazione. In chiusura trova posto una versione non definitiva di "Screamadelica", title track che venne palesata soltanto l'anno successivo nell'Ep "Dixie Narco".
L'uso dei sampler e il netto spostamento verso una direzione dance-oriented rappresentarono una radicale sterzata nei confronti di tutto ciò che i Primal Scream erano stati fino a quel momento. In tale contesto, "Demodelica" è una sorta di diario di bordo che narra la navigazione di quei giorni, durante i quali il supporto delle droghe ebbe un ruolo tutt'altro che secondario.
A completamento delle celebrazioni, i Primal Scream per la prossima estate hanno previsto un mini-tour celebrativo (le loro prime date live da dicembre 2019, dopo lo stop causato dalla pandemia) durante il quale suoneranno le canzoni di "Screamadelica", affiancate da una selezione di brani estratti dagli album stilisticamente affini, "XTRMNTR" e "Give Out But Don't Give Up".
27/01/2022