Brigitte Calls Me Baby

The Future Is Our Way Out

2024 (ATO)
jangle-pop, indie-rock

Prima o poi ogni generazione di musicisti deve pagare il debito con il rock'n'roll. Inutile girarci intorno: qualsiasi rivoluzione semantica e culturale della musica rock si è nutrita di quella energia che, attingendo dal blues e dal country, trasformò la canzone pop da sentimentale e svenevole in erotica e sensuale.
Il rock'n'roll è da sempre la voce delle nuove generazioni, un fenomeno sociale, oltre che musicale, che viaggia da sempre in sincrono con l'autonomia artistica e la realtà della discografia indipendente. Anche il punk e la new wave devono quasi tutto allo spirito del rock'n'roll, a quella volontà di autodeterminazione e consapevolezza che ha marchiato a fuoco la cultura giovanile.
Questa premessa è necessaria per poter introdurre il debutto della band texana Brigitte Calls Me Baby, un album che giunge a pochi mesi dall'Ep "This House Is Made Of Corners" del quale ripropone l'intero contenuto con l'aggiunta di sei brani, confermando quanto già apprezzato di Wes Leavins e soci.

Il primo impatto con "The Future Is Our Way Out" suggerisce fuorvianti confronti con gli Smiths (e non solo), ma le similitudini vocali con Morrissey sono espressione di un'affinità che è radicata nel comune interesse per la musica americana degli anni 60, per le prime esternazioni pop'n'roll, per quell'immaginario cinematografico che l'ex-Smiths identificava nell'attrice e cantante Diana Dors e per le prime contaminazioni tra soul e canzone pop d'autore: una delle canzoni preferite di Moz è "There Goes The Forgotten Man", un brano di Bacharach portato al successo da Jimmy Radcliffe.
È dunque più un'affinità etica che estetica, quella che lega Wes Leavins con gli Smiths, ma anche con Elvis Presley e Roy Orbison. Le canzoni dei Brigitte Calls Me Baby sono animate da una musicalità melodicamente fluida e da testi ardenti di passione, nonché domati da un esistenzialismo leggermente dark, sempre con un piglio gradevolmente naif.

Il nome della band pare nasca da un carteggio tra Wes e Brigitte Bardot e dal vezzeggiativo con il quale l'attrice chiamava il giovane autore. Anche il ruolo di produttore affidato a Dave Cobb nasce da un inatteso incontro tra Wes e Dave sul set del film "Elvis" di Baz Luhrmann, due episodi che sottolineano la volontà del musicista americano di confrontarsi con il passato e con le personali passioni adolescenziali.
La scelta di affidare alla title track l'apertura dell'album (stessa posizione occupata nell'Ep) è fortemente simbolica, trattandosi del brano-manifesto di quella visione piena di speranza per il futuro che la band coltiva con malinconica consapevolezza e con uno slancio romantico a metà strada tra Smiths e Roy Orbison. Di egual sostanza si nutre l'ardente jingle-jangle di "I Wanna Die In The Suburbs" (Johnny Marr ne andrebbe fiero) dove gli echi degli Smiths corrompono anche i testi ("Voglio morire nel tuo garage a quattro auto, spegni le luci e manda dentro l'entourage... ma non voglio morire da solo"), ma è soprattutto in "Fine Dining" che l'influenza del gruppo di Manchester è a tal punto intensa da far credere all'ascoltatore di essere al cospetto di un brano inedito recuperato negli archivi.
Se abbiamo concesso il beneficio dell'inventario agli Elastica e al loro abile saccheggio della musica dei Wire che foraggiò l'esaltante esordio della band di Justine Frischmann, è giusto accordare ai Brigitte Calls Me Baby la stessa opportunità (anche Frank Sinatra fu accusato di emulare Bing Crosby).
È dopotutto difficile resistere al brio dance-rock della già nota "Impressively Average", al vibrato stile Elvis dell'elegante ballata "Always Be Fine", al groove new wave/synth-pop alla Cars di "We Were Never Alive", al fascino country-pop di "Eddie My Love", all'energico country'n'roll di "You Are Only Made Of Dreams" o alla contagiosa freschezza di "Pink Palace".

"The Future Is Our Way Out" non è album privo di difetti, ma si tratta di inezie che sono quasi naturali per il primo progetto di una band che cerca di canalizzare mezzo secolo di vibrazioni rock'n'roll, pop, soul e new wave, senza perdere di vista la propria identità. Quel che è certo è che i Brigitte Calls Me Baby hanno tutte le carte in regola per risvegliare ardori pop-rock che sembravano ormai sopiti e il loro esordio difficilmente vi troverà indifferenti.

24/08/2024

Tracklist

  1. The Future Is Our Way Out
  2. Pink Palace
  3. Eddie My Love
  4. Fine Dining
  5. I Wanna Die In The Suburbs
  6. Too Easy
  7. Palm Of Your Hand
  8. Impressively Average
  9. We Were Never Alive
  10. You Are Only Made Of Dreams
  11. Always Be Fine






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