Jackie West

Close To The Mystery

2024 (Ruination)
songwriter, alternative country, noir

Una voce elegante ed evocativa al pari di Angel Olsen, una serie delicata di accordi di chitarra acustica, qualche fragile incursione di archi e mandolino: si apre così l’album di Jackie West, cantautrice newyorkese alle prese con un esordio che a prima vista inganna i sensi e si insinua tra le maglie del dream-folk con sonorità avvolgenti.

Ad aprire l'album è “End Of The World”, primo tassello di un disco che tra maliziose canzoni country intrise di soul (“Differences”) e melodie baroque-folk che fluttuano come nuvole accarezzate dal vento (“Dreamscape”), nasconde germi strumentali che ne turbano il seducente fascino, intriso di mistero e tenerezza, fino ad alterarne la natura.
Il brevissimo graffio di chitarra elettrica di “End Of The World, il tremolio più deciso che agita il finale di “Differences”, i contrappunti soul-jazz che intercettano le più elaborate trame strumentali di “Dreamscape” sono indizi che annunciano dubbi, incertezze e inquietudine, stati d’animo che infettano le pur languide ed espansive armonie di “Have The Time”, con un più deciso ronzio chitarristico che scompiglia l’etereo intreccio di voce e suoni (“Ethereal Nature”), fino a sradicarne la natura sognante con un colpo di coda chitarristico che modifica lo scenario, proiettando l’album verso spettrali scenari dove i Mazzy Star incontrano i Sonic Youth (“Moose”).

Quel che accade dopo è il frutto consapevole di un’artista che ha scelto una squadra di musicisti di alto livello (Shahzad Ismaily, Adam Brisbin, Nico Osbornee Katy Pinke), pronti ad assecondare la discesa di Jackie West nelle ariose alterazioni country dei Cowboy Junkies (“Olivia”) o nelle distonie shoegaze/country di “Snow Amplified”. La natura noir ed eterea delle canzoni di Jackie West crea istantanei legami con Julee Cruise, anche se “Close To The Mistery” è molto più eterogeneo dei dischi incisi dalla pupilla di David Lynch, in queste dodici canzoni ci sono echi di una più ricca e complessa stirpe di autrici country, da Peggy Lee (“Sunroom”) a Lana Del Rey (“Ruins”), ma anche tanta personalità e classe da vendere, per uno degli esordi più folgoranti degli ultimi tempi.

17/01/2025

Tracklist

  1. End of the World
  2. Differences
  3. Dreamscape
  4. Have the Time
  5. Ethereal Nature
  6. Moose
  7. Tiny Flowers II
  8. Oliva
  9. Sunroom
  10. Snow Amplified
  11. Ruins
  12. Who Cares


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